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Lui ordina, Lei esegue

Creato il 11 giugno 2011 da Albertocapece

Lui ordina, Lei esegueAnno zero è stato cancellato, facendo sempre più della Rai un territorio “derealizzato”, impermeabile ad ogni cosa non sia la deprimente favola berlusconiana. E poco importa che Santoro se ne sia andato coperto di soldi e non cacciato per qualche  imboscata: è’ bastata una parola di Silvio e subito la Rai ha eseguito nei modi che poteva. Lui ordina e Lei esegue, come nel migliore dei mondi patriarcali.

Ricordo molto bene il compiacimento di genere quando Lorenza Lei ha preso il posto di Masi e le speranze mal riposte riposte nell’ennesimo mediocre maneggino, maneggina in questo caso, messo a governare come valet de chambre. Lo sventolare di turiboli per l’avvento di una persona legata a doppio filo sia al berlusconismo, sia al Vaticano, mi aveva dato parecchio fastidio così come ad altri che non sono disposti ad attribuire automaticamente a un genere qualità intrinseche migliori, che non confondono la sostanza con la tipicità. Mettere i pantaloni all’Unità o la gonna al Tg1, sono esattamente la stessa cosa. Così come ha poca importanza che a capo della Confindustria ci sia la Marcegaglia e non qualche altro padroncino delle ferriere. Nel caso particolare della Lei non c’era nemmeno la novità:  altre donne avevano ricoperto cariche anche più importanti all’interno della Rai.

Se poi Masi si comportava come un bravo manzoniano e la Lei come una locandiera disposta a spendere e spandere i soldi della comunità pur di risolvere un problema, è una questione marginale. Sempre servetti sono.

Adesso si scopre, grazie ad intercettazioni telefoniche svolte per le evasioni nautiche e fiscali insieme di padron Briatore, che la Lei è anche amica carissima della Santanchè, ovvero implicata a pieno nell’oltranzismo berlusconiano, in quel mondo che lo stesso Briatore definisce “di merda”.

E’ fin troppo chiaro che in questo drammatico crepuscolo di Silvio il ruolo di fedele per ambizione, per necessità, per intima inettitudine, per compenso, per avidità, è di gran lunga superiore ad ogni altra cosa, genere compreso. E del resto nell’Italia di oggi, sottoposta a una torsione e distorsione di civiltà da molti anni, i generi sono piuttosto schiene dritte e schiene piegate.


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