Inaugura mercoledì 2 febbraio, alla galleria
Giò Marconi, “Lunch Break”, mostra personale dell’artista californiana Sharon Lockhart
La mostra, dal 3 febbraio al 26 marzo 2011, propone film e fotografie che sono al tempo stesso estremamente rigorose sul piano formale e profondamente umane. Punto di partenza è l’osservazione della vita quotidiana nei suoi dettagli, mentre sul piano tecnico caratterizzano il lavoro la sperimentazione e il richiamo e la commistione tra i due media (film e fotografia).

Nel 2008 Lockhart, trasferitasi per un anno nel Maine, ha osservato per molti mesi i lavoratori del cantiere navale, creando con loro forti legami relazionali e poi collaborativi. I film e le fotografie che sono nati da questa esperienza hanno tutte come soggetto proprio i lavoratori durante la loro pausa pranzo.
L’opera centrale della mostra è il film di Lockhart “Lunch Break”, un’unica ripresa in slow motion attraverso un lungo e apparentemente infinito corridoio interno. Per girare il film, Lockhart ha registrato una camminata di 10 minuti – usando per la prima volta una telecamera mobile – e ha poi impiegato la tecnologia digitale per prolungare il film fino ad una durata di 80 minuti. Il risultato è una sorta di meditazione, priva di sentimentalismo, sulla vita in fabbrica durante la pausa pranzo.

Le attività dei lavoratori sono varie: alcuni leggono, altri dormono, parlano o mangiano. Alcuni si raccolgono in gruppi, mentre altri trascorrono il tempo in solitudine. La colonna sonora del film è composta da suoni di macchinari mescolati a voci che lentamente e drammaticamente si alzano e si abbassano tenendo lo spettatore in uno stato di suspence crescente.
Il film è presentato all’interno di una grande installazione, che è accompagnata da diverse serie fotografiche.


La seconda serie consiste di immagini attentamente composte, che ritraggono i lavoratori mentre si attardano attorno ai tavoli da pranzo, richiamando e rivisitando la tradizione del ritratto di gruppo nella storia dell’arte.
La terza serie si occupa dei piccoli traffici personali messi in piedi e autogestiti dai lavoratori e già documentati nel film “Lunch Break”. Le foto ritraggono baracchini di hot dog, tavoli pieni di snacks, piccoli punti di sosta caffè ecc..
Ultima, ma certo non di minore importanza, la serie di 8 bottiglie di birra “Eight Samples from James Benning’s Beer Bottle Collection” che si può dire riassume l’intero ciclo di “Lunch Break”.




GiòMarconi
Via Tadino 15 – Milano
Tel. 0229404373
www.giomarconi.com
Dal martedì al sabato 10.30-12.30 – 15.30-19.00
Inaugura mercoledì 2 febbraio, alla galleria




