Lupi e conigli

Creato il 18 ottobre 2011 da Loredana V. @lorysmart

I lupi, quando attaccano lo fanno in branco, cosicché ciascuno di loro si sente protetto ed appoggiato dai compagni (l’uso del termine NON è casuale). Lo stesso hanno fatto i black bloc a Roma: tutti assieme, violentemente. Solo che, a differenza dei lupi, non appena sono stati riconosciuti, isolati ed imprigionati, da bestie spavalde sono diventati non agnelli, ma conigli. Questo perché essenzialmente sono dei vigliacchi, capaci di esprimere la violenza solo in gruppo, approfittando dell’educazione e soprattutto della civiltà altrui. Ad esempio l’imbecille che lanciava l’estintore, raffigurato su un sacco di siti e giornali, appena è stato riconosciuto ha accampato la scusa che aveva raccolto l’attrezzo per spegnere l’incendio (lanciandolo per aria?). Probabilmente, assistito da un avvocato che sarà pagato da qualche organizzazione diciamo così “umanitaria”, troverà anche un qualche giudice che crederà alla sua versione, come già successo altre volte.

Intanto, quello che paventavo ieri forse sta già accadendo. Si inizia a parlare di leggi speciali, quale la legge Reale in vigore durante il terrorismo, per cui è giustificabile il fermo preventivo ed è vietato l’utilizzo di mezzi atti ad impedire il riconoscimento della persona. (è proibito, giustamente, alle mussulmane l’uso di burka e niqab, e poi si permette l’utilizzo dei caschi durante i cortei?).

Che di leggi speciali ne parli Maroni mi sta anche bene, che lo dica Di Pietro (sotto sotto ha ancora l’animo del poliziotto), invece no, perché ricorda tanto chi tira il sasso e nasconde poi la mano, appoggiando una certa sinistra che da sempre protegge questi delinquenti. E se certi magistrati invece di perdere tempo dietro alle private faccende di mr.B. avessero invece disposto l’ intercettazione di certi capataz (anzi, bastava seguire certi blogs e siti, senza ricorrere ad azioni di “spionaggio) che si davano appuntamento, che fomentavano la guerriglia, che programmavano addirittura le azioni, forse non saremmo arrivati a questo punto. Ma nessuno sembra voler capire la lezione, anzi a Milano si stanno dando da fare per “regolarizzare” (?) il Leonka!

Tutti si scandalizzano poi della distruzione della statua della Madonna: è un gesto incivile, certo, ma è solo un simulacro, e nemmeno di gran valore artistico. E’ molto peggio l’uccisione del missionario nelle Filippine, non solo per la perdita di una vita umana, ma anche prché è sintomo dell’ennesima recrudescenza della violenza islamica nei confronti dei cristiani.



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