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Lutto nel mondo del teatro: addio al regista Mario Missiroli

Creato il 27 maggio 2014 da Alessandrapepe @AlessandraPepe

Mario MissiroliUna vita dedicata al teatro, suo grande ed insostituibile amore, ma come tutti i grandi uomini di spettacolo è uscito di scena senza troppo clamore, circondato dall’affetto e dalla stima di chi ne aveva apprezzato le grandi qualità di regista. A 80 anni è silenziosamente calato il sipario su Mario Missiroli, definito da molti “il ribelle del teatro”, che del palcoscenico aveva fatto la sua ragione di vita, innovandolo grazie alla sua concezione di “spettatore attivo”, che partecipa ad una “creazione artistica” e che entra in totale simbiosi con l’attore. Per tutta la sua carriera ha combattuto il conformismo e la consuetudine sulla scena. Molti addetti ai lavori considerano le sue opere un punto di svolta, poichè dal testo originale egli trae una sua personale interpretazione del lavoro, che lo porta ad esprimere un genere sempre contemporaneo ed attuale, senza condizionamenti dettati dalle mode del momento, con estrema libertà e coerenza in tutte le sue messe in scena.

Diplomatosi all’Accademia di Arte Drammatica, si affacciò dapprima al mondo del cinema, grazie alla sua collaborazione con Valerio Zurlini: famosa la sua regia del film “La bella di Lodi” (1963), in cui diresse Stefania Sandrelli; successivamente, divenne direttore del Teatro Stabile di Torino, ed ha diretto moltissimi altri grandi attori del teatro italiano, tra cui Monica Guerritore, Umberto Orsini, Anna Proclemer, Ugo Tognazzi e Valeria Moriconi.


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