Ma alternativi dove?

Leggo da Pippo che l’autore del manifesto e del video che proprio non mi piacciono ha risposto, e il passaggio che più mi lascia perplesso è questo:

E’ inderogabile arrivare ad elaborare, attraverso un pensiero critico ma costruttivo, un’ alternativa di programma credibile e attuabile, capace di interpretare le necessità dei cittadini, questo rimane sempre il nostro obiettivo prioritario.

Da queste parti nessuno sostiene che non sia necessario mettere in evidenza le contraddizioni della Lega – anzi, lo faremo ad Albinea, dal 23 al 25 luglio – ma si sostiene che un’alternativa di programma credibile non si possa costruire copiando i programmi sbagliati degli altri e accusandoli (gli altri) di non saperli attuare.

In questo modo – nel modo dell’autore del manifesto – non facciamo altro che legittimare le idee razziste, xenofobe e cattive (sì, cattive, per quanto il termine possa sembrare puerile) della Lega. Sì, insomma, hanno ragione ma non sanno fare le cose. No, non hanno ragione: un rapporto felice con gli immigrati è possibile, ed è (anche) su questo che dobbiamo essere alternativi alla Lega.

Per concludere, scrivere + immigrati non ha proprio nulla di critico ma costruttivo.