"Dai, potremo andare a Roma. Che non ci vado da secoli."
"Sai cosa faremo in gennaio? Andremo a sciare, che ne dici?"
"Un giorno ti ci porterò."
"E dici che in agosto del 2011 sei libera? Potremo andare a Ibiza. Sarebbe bellissimo. Che ne dici?"
"Dico che io odio il futuro semplice, o condizionale, o quel che è.
Lo sai anche tu che non faremo mai quello che stai proponendo. Perchè un giorno ti sveglierai e dirai: avrei dovuto usare più il presente, invece che il futuro o condizionale o quel che è."
"Che te lo dico a fare, allora."
"Ecco appunto, che me lo dici a fare. Notte, eh."