Ma ci voleva un'altra legge per dire che la corruzione è reato?

Sì del Senato alla legge anticorruzione: “Siamo il governo degli onesti”, tuona in Aula il guardasigilli Paola Severino, e il Senato , con 256 sì, 7 contrari e 4 astenuti, rinnova la fiducia al governo approvando il maxi-emedamento al ‘ddl corruzione’. Fumata nera, invece, sulla “incandidabilità”! C’è solo la delega al governo a legiferare entro un anno sulle incandidabilità e incompatibilità dei candidati a cariche elettive nel caso in cui siano stati colpiti da condanne superiori ai due anni per i delitti contro la P.A. o di grave allarme sociale. Il provvedimento passa ora alla Camera. Piena soddisfazione del presidente del Consiglio, Mario Monti: "Anche la legge contro la corruzione non può non essere un fattore per sbloccare la crescita. Io non ho mai usato in vita mia l'espressione metterci la faccia, ma lo faccio in questa occasione. In un recente colloquio con l'emiro del Qatar mi sono sentito dire che il fattore che ha impedito investimenti in Italia è stata la corruzione". Come a dire che la fama di uno Stato endemicamente corrotto, come quello italiano, è arrivata fin laggiù al pari di pizza, spaghetti, mafia e 'ndrangheta!!! Come a dire che fino a ieri si poteva, tranquillamente quanto impunemente, corrompere chicchessia, ovunque e comunque, e solo da oggi, grazie all’intervento legislativo dei tecnici, sarà reato! Ma c’era bisogno dell’ennesima legge per ribadire un valore assoluto, un concetto lapalissiano, un valore fondante come quello che “corrompere è reato”? Ma perché prima la già pesante e farraginosa giurisprudenza italiana normava la corruzione come modus operandi del Belpaese? I tecnici hanno scoperto l’acqua calda e ci hanno fatto su una legge e il parlamento la ha pure approvata!!! Sconcertante! Avvilente! Umiliante! E’ come dire: il governo ha presentato una legge in cui si afferma il principio che “uccidere è reato, perseguibile e sanzionabile” e il parlamento approva!!! Cose da pazzi! Cose folli! Cose italiane!!!