E' sicuramente uno dei periodi passati che più ha influenzato e continua a influenzare l'estro di tutti i grandi designers della moda, sicuramente perchè e stato un momento di grande creatività correlato a un bisogno di libertà, trasgressione e alla presenza di numerose lotte politiche. Non dimentichiamo che per la donna ha segnato la diffusione di grandi cambiamenti e la nascita di una consapevolezza mai raggiunta prima, grazie alla formazione di un nuovo movimento di liberazione femminile. In buona sostanza la moda anni '70 permise di rendere di massa una sottocultura prima ampiamente avversata dalla società.
L'eleganza non era tanto importante quanto l'apparire giovani e poco conformi alle regole e alle convenzioni. I colori dei tessuti erano accesi, è stato definito il periodo del caleidoscopio proprio per le tinte forti,che si trovavano ovunque. Nei primi anni '70 i fiori imperversavano nelle fantasie, da piccolissimi a giganti: bluse, gonne,abiti ed anche pantaloni si ricoprivano di queste raffigurazioni conferendo uno stile decisamente gipsy al look. Dopo i primi anni'70 i fiori lasciarono il posto alle linee geometriche:diagonali, rette, continue o interrotte.
Il tema astratto era presente con disegni che spesso portavano alla memoria la goccia d'acqua e le sue deformazioni, tema derivato dall'uso delle droghe del momento, allucinogene e pericolosissime. Dal 1975 cominciò a diffondersi l'era della maglieria, con filati a tinta unita dai mille colori, con i quali si realizzava di tutto. I pantaloni erano a zampa di elefante e a vita alta, gli abiti e le gonne lasciavano scoperto il ginocchio, le forme dei vestiti erano a sacco o a scamiciato con la vita lunga, portati con cinture all'altezza dei fianchi, le gonne pieghettate e svasate, i cappotti lunghi al ginocchio erano stretti sopra e svasati sotto. Si diffusero gli hot pants e le minigonne. Gli accessori caratterizzarono prepotentemente il periodo, gli occhiali, per esempio, diventarono fondamentali per completare qualsiasi abbinamento, erano dei fanali giganti, mentre i mitici Ray-ban a goccia facevano nascere il desiderio per tanti giovani di sfoggiare quell'occhiale così affascinante.
Il foulard è stato un simbolo di quegli anni, il re degli accessori, portato in testa o annodato intorno al collo, faceva la sua comparsa su tante donne che potevano sentirsi libere e portarlo nei viaggi o nelle gite fuori città. Nelle calzature imperversava lo zoccolo e di questa derivazione fu poi la zeppa o zattera anche altissima, gli stivali portati alti e stringati venivano abbinati alle gonne corte. Le borse erano comode e spaziose, dai grandi volumi, si portavano a mano o al massimo sulla spalla .
I bjioux erano i gioielli del momento,si trovavano ricchi di guarnizioni con fiori o linee geometriche oppure risentivano l'influenza indiana ed erano a più fili e piuttosto vistosi. I capelli si portavano cotonati e decisamente voluminosi, nel corto andava tanto il taglio a caschetto come lo portava Caterina Caselli. Nei cappelli era lo stile bon ton che andava per la maggiore, sia piccolo di dimensione che piuttosto evidente faceva sentire ogni donna più femminile e charmosa. Probabilmente quanto scritto non porta niente di nuovo a molte lettrici già informatissime, ma per carattere adoro sempre fare il punto della situazione e considerando quante volte ho citato nei miei posts questo periodo, volevo focalizzare alcuni punti salienti.
Lolli