Sentire Sabrina che sottolinea con la voce i vari diritti e doveri dei dirigenti e di tutti gli altri sottoposti, fino a citare l'articolo 18 non fa altro che innervosirmi. Ospedali pieni all'inverosimile, pazienti abbandonati a se stessi, medici che si danno malati per poter lavorare nel proprio studio. Le morti bianche, le cartelle perfette perchè falsificate ed i pazienti che si devono portare da casa le medicine perchè la sanità non passa più nulla. Operatori sottopagati. “3,5 pazienti per operatore...” dice il regolamento, ma se spesso e volentieri ce n' è uno ogni 50? Sono tutte cose che penso e che mi fanno digrignare i denti dalla rabbia. Quante cose non si possono dire soltanto perchè nessuno ti crederebbe. Quante cose che vediamo in tv, e ci diciamo “hanno scoperto l'acqua calda!” Gli unici che non vedono sono, tanto per cambiare, i nostri politici. Sarà che loro non pagano nulla, per loro la sanità è solo un periodo di vacanza o il rifacimento del seno della moglie che, tanto per cambiare paghiamo noi.
Sabrina sottolinea con l'evidenziatore altre disposizioni, altre leggi e poi le ripete. Se le trascrive sul quaderno e poi se le ripete ancora. Poi viene da me e me le ripete, come se io fossi il suo esaminatore. Mi guarda e ripete in modo serio il Decreto Legislativo 81 del 2008 che sostituisce la famosa 626. Poi mi parla delle Case protette che, hanno cambiato nome perchè è appena cambiata la normativa ma che deve sapere ugualmente perchè sarà materia dell'esame.
Ma come fa a studiare con Alice Ginevra che strimpella la pianola, che senza sosta emette i suoi gorgheggi mentre avanza verso lo studio dove sono io, passando agilmente sotto alle sedie, pavoneggiandosi con gran velocità e con perfetto stile il “passo del leopardo”? Per non parlare del fatto che ha imparato a dire “Mamma” e Babà” e che continua a chiamarci per attirare la nostra attenzione.
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Con questa ricetta vogliamo partecipare al contest di Le ricette di Tina e Profumi Sapori e Fantasia...
SFRAPPOLE DI CARNEVALE
Ingredienti:
500 gr di farina 00 della Molino Chiavazza
2 cucchiai colmi di zucchero semolato
la scorza grattugiata di un limone
1 dl di latte
100 gr di burro
3 tuorli di uova freschissime
1 pizzico di sale
3 cucchiai colmi di anice
olio di arachidi per friggere
zucchero a velo per guarnire
Non potevamo non preparare le sfrappole per festeggiare il Carnevale e dobbiamo confessare che anche Alice Ginevra si è resa utile come potete vedere dalle foto che la ritraggono mentre tiene ferma l'impastatrice vorticosamente all'opera e guai ad allontanarla dalla sua postazione!
Allora veniamo alla ricetta. Abbiamo usato l'impastatrice come abbiamo detto. Vi abbiamo versato prima lo zucchero ed i tuorli e dopo averli amalgamati abbiamo aggiunto la scorza di limone, il burro sciolto a temperatura ambiente, l'anice, il latte, la farina e il pizzico di sale. Abbiamo fatto amalgamare tutto con cura, fino a quando l'impasto si è incordato sul gancio. A questo punto abbiamo avvolto l'impasto nella pellicola trasparente e lo abbiamo lasciato riposare in frigorifero per circa un'ora.
Abbiamo proceduto a stendere l'impasto, dividendolo prima in tanti piccoli panetti. Li abbiamo tirati sottili con la macchina per la sfoglia, la nostra Marcato, fino alla tacca numero 6, ovvero la più sottile.
Nel frattempo abbiamo fatto scaldare fino a 180C l'olio di arachidi in una padella capiente, in quantità molto generosa, e abbiamo cominciato a friggere le nostre sfrappole, facendo attenzione a girarle subito perchè essendo sottili, si cuociono davvero all'istante. Le abbiamo via via adagiate su di un vassoio coperto con carta assorbente e una volta che si sono raffreddate, le abbiamo spolverizzate con lo zucchero a velo. Che dire, buonissime, golosissime e....sono finite in fretta!
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Vogliamo ringraziare Sandra per questa magnifica sciarpa fatta a mano da lei e che mi ha fatto arrivare a casa come premio per un gioco che aveva proposto qualche tempo fa. Ci tengo a ringraziarla ancora tanto tanto!!! E' bellissima, ha quel tocco di originalità che me l'ha fatta amare fin da subito, per non parlare delle tonalità di colore che ha scelto, molto calde, molto sciccose!