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Ma cosa succede in Val di Susa?

Creato il 04 luglio 2011 da Andrea Rattacaso @rattablog2
Ma cosa succede in Val di Susa?La Val di Susa è una valle alpina situata a ovest del Piemonte, al confine con la Francia.
Questo luogo, davvero incantevole, in questi giorni è teatro di scontri tra la polizia e i civili. Come al solito, sempre lo stesso copione: la totale demonizzazione di una delle parti, così da permettere una distinzione tra buoni e cattivi comodissima per che deve fare disinformazione.
La verità, come sempre, è che ognuno ha le sue ragioni e che bisognerebbe comprendere entrambe le parti prima di schierarsi.
Cominciamo con la Polizia, "gli sbirri", "i servi dei padroni", ecc... Tante, troppe volte, le forze dell'ordine vengono bersagliate, quasi come se fossero loro i veri nemici.
La verità è che le forze dell'ordine difendono le scelte fatte dai governi che sono andati al potere DEMOCRATICAMENTE. Sono il braccio delle giustizia, fanno si che le persone che votiamo abbiano la forza per decidere. Non possiamo prendercela con loro se abbiamo votato le persone sbagliate.
Gli agenti di polizia eseguono degli ordini dall'altro, sono il braccio della legge italiana, e non il cervello.
Per questo motivo, violenti o no, con uso di lacrimogeni o no, se ci sono delle responsabilità vanno attribuite a chi permette metodi violenti per contenere le manifestazioni, o a chi non punisce quei poliziotti esaltati che abusano del loro potere.
Lasciate stare i poliziotti quindi, prendetevela con i ministri che in questi 5 anni hanno dato il permesso di bucare la Val di Susa. 

Ma cosa succede in Val di Susa?

La zona della Val di Susa, Wikipedia


Per quanto riguarda i No-TAV invece, la situazione è molto più complessa, soprattutto perché le loro motivazioni sono totalmente oscurate e demonizzate dai media. Se stanno facendo così tanto chiasso un motivo ci sarà, e non possiamo banalizzare persone che si battono anche per quelli che non protestano, liquidandoli come anarchici, comunisti, ecc.
I No-TAV non sono solo gentaglia violenta, ma sono soprattutto cittadini come noi che sono andati a protestare insieme alle istituzioni locali, sindaci e assessori. Come è possibile che gente normalissima vada a protestare per una semplice ferrovia ad alta velocità?
I motivi delle proteste No-TAV contro la tratta ferroviaria Torino-Lione sono serissimi, ve li elenco con un copia&incolla da wikipedia:
  • L'elevato costo dell'opera a fronte di ricavi che non ne permetterebbero neppure l'ammortamento.
  • Il notevole rischio di aumento dei costi dell'opera durante i lavori, in analogia a quanto è già successo per molte opere pubbliche.
  • La Ferrovia del Frejus risulterebbe scarsamente utilizzata e il traffico sulla stessa sarebbe in diminuzione.
  • Il valico tra Torino e Lione secondo le stime sarebbe l'ultimo a saturarsi nell'ambito del Progetto Prioritario 6 e altre tratte ben più congestionate, in particolare ad oriente di Milano, non sono ancora state prese in esame.
  • Il non-senso di "attraversare due volte le Alpi" (!!!) per la realizzazione un corridoio trans-europeo che potrebbe essere completamente situato in pianura o bassa collina, attraverso la Germania meridionale.
  • La lunga durata dei lavori, durante i quali si può prevedere una notevole quantità di autocarri in transito per le strade della valle necessari per il trasporto di milioni di m³ di materiale asportato per lo scavo delle gallerie.
  • Le montagne valsusine, che in base ai progetti dovranno essere attraversate da gallerie dell'ordine delle decine di chilometri, avrebbero al loro interno ingenti quantità di amianto ed uranio le quali, durante gli scavi ed il trasporto, potrebbero diffondersi fino alla periferia della vicina Torino a causa dei forti venti che spazzano frequentemente la valle.
  • La nuova linea ad alta velocità sarebbe adibita soltanto al trasporto merci (alta capacità). Secondo un'analisi effettuata dal gruppo NO TAV risulterebbe che il suo utilizzo equivarrebbe all'utilizzo attuale della linea del Frejus, ma in più vi sarebbero da smaltire negli anni successivi i debiti nati per la sua realizzazione.
  • Lo sviluppo della linea attuale comporterebbe costi minori rispetto alla realizzazione di una nuova doppia linea.
  • La possibilità di esondazioni della Dora Riparia durante i lavori, nonché vari problemi idrici relativi agli scavi.
  • La costruzione di un nuovo elettrodotto(maggiormente impattante rispetto a quello già esistente, che in passato era stato già causa di un certo malcontento della popolazione).
  • Problemi circa l'inquinamento acustico già riscontrati nella linea TAV del centro Italia, moltiplicati per via della morfologia locale (una vallata incastonata fra le montagne).
  • Verrebbero scavate gallerie naturali dell'ordine di grandezza delle decine di chilometri, e nel caso di incidenti o problemi tecnici si teme che si verifichino situazioni di emergenza particolarmente difficili da gestire.
  • Supponendo l'inadeguatezza della manutenzione delle linee attuali da parte delle ferrovie italiane, si presume che la linea ad alta velocità andrebbe incontro allo stesso destino, ed al posto della costruzione di una nuova linea si chiede la manutenzione e il miglioramento di quelle già esistenti.
Forse, dopo aver letto questi punti, quella gente che protesta non vi sembrerà poi tanto pazza.
Certamente, in ogni manifestazione, c'è una parte pacifica ed una violenta. La violenza va sempre condannata, ma non si può criminalizzare un intera manifestazione per colpa di gruppi violenti. 
Ieri Beppe Grillo ha definito degli eroi quelle persone che protestavano e subito molti TG hanno raccontato che il comico con le sue parole ha fomentato gli scontri violenti. I media hanno preso la palla al balzo, ma basta andare un po' ad indagare per sapere che Grillo non voleva assolutamente fomentare nulla (la sua dichiarazione su beppegrillo.it). Grillo avrà tanti difetti, sarà pure un irragionevole anti-politico, sarà pure violento con le sue parole, ma non ha mai inneggiato alla violenza fisica.
In conclusione, credo che tutto questi avvenimenti siano soltanto le naturali conseguenze degli errori del passato, errori che dipendono dalle scelte elettorali di tutti gli italiani. La battaglia che vediamo in TV non sarebbe mai dovuta accadere.
Gli Italiani dormono, votano persone che non condividono le proprie idee, che non hanno alcun contatto con il popolo: il risultato non può che essere la violenza.
In ogni caso, quel che è fatto è fatto, ormai i lavori devono andare avanti.
Il cantiere No TAV, se deve essere fermato, bisognerà farlo rispettando la legge. Protestare senza impedire i lavori è una scelta positiva che da voce alle esigenze della popolazione, ma combattere contro poliziotti e operai terrorizzati è scandaloso quando i veri colpevoli sono gli imprenditori ed i politici.
Gli stessi poliziotti e gli operai dei cantieri No-TAV sono persone uguali a quelle che stanno protestando, che hanno famiglia, mutuo, debiti; cercano solo di fare bene il loro lavoro per costruire il loro futuro.
Ribadisco comunque che gli unici violenti sono stati i Black Bloc e qualche testa calda dei centri sociali (i quali non vanno totalmente criminalizzati ovviamente), spero che i poveri allocchi che si informano dai TG che fanno disinformazione riescano a andare oltre le favolette che gli raccontano. 
Non criminalizziamo i poliziotti che fanno il loro dovere.Non criminalizziamo chi protesta pacificamente.
L'odio e la violenza non hanno ragione di esistere quando esiste la comprensione e il rispetto per le opinioni opposte alle nostre.

Per saperne di più:
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