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Segnatevi questi due numeri: 101 e 99. Non li potrete giocare al Lotto, per evidenti motivi, Ma sono comunque utili, da tenere a mente.
Secondo “The Human Capital Report 2013″ del World Economic Forum, l’Italia si piazza al 99esimo posto su 122 nella capacità di trattenere il talento (leggi: i nostri migliori laureati), e addirittura al 101esimo posto nella capacità di attrarlo. I Paesi in classifica, anche in questo secondo caso, sono sempre 122.
Una vera e propria Caporetto, che spiega in numeri e senza troppi giri di parole, il declino strutturale del nostro Paese. In un mondo globalizzato, solo il capitale umano può fare la differenza. Perderlo, e non attrarlo, condanna all’irrilevanza sulla scena internazionale. Speriamo solo che, dopo le follie politiche degli ultimi giorni, ci si metta ora seriamente a lavorare per dare una sterzata significativa al Paese.
Oggi vi segnaliamo anche un altro rapporto, che fa capo questa volta alla Fondazione Migrantes: come ogni anno, anche in questo inizio d’autunno è tornato il “Rapporto Italiani nel Mondo 2013″, utile a fare il punto sulla situazione della nostra emigrazione all’estero: al primo gennaio, i nostri connazionali residenti oltreconfine erano 4 milioni 341mila 156, in lieve aumento, del 3,1%, rispetto all’anno precedente. Si tratta sempre di dati Aire, quindi assolutamente poco attendibili a livello assoluto, ma interessanti, sul piano statistico.
Infatti la vera novità del Rapporto è data dal fatto che -sebbene l’Europa resti sempre il Continente di destinazione preferito dai nostri espatriati- comincia a prendere piede una emigrazione numericamente e percentualmente più consistente verso altre aree del mondo: Cina, Brasile e Australia si confermano Paesi con un trend in forte ascesa, nonostante le maggiori difficoltà in tema di visti e di logistica.
Confermato anche il forte incremento di emigrati dalle due regioni considerate più produttive del Paese: Lombardia (+17mila 573 presenze all’estero) e Veneto (+14mila 195).
E’ la globalizzazione, bellezza. E chi non vi si adegua, è semplicemente finito.
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