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Ma eravamo tutti così a 17 anni?

Creato il 09 giugno 2011 da Blogsemiseriodimiriam

Sono appena sopravvissuta ad un due giorni con due 17enni americane ospiti a casa mia. Una era la figlia di amici, una era una sua amica che ci siamo dovuto prendere come “bagaglio” a seguito.

Non avendo doti culinarie eccelse decido di ordinare per pranzo e cena, lasagne, cannelloni, gnocchi e focacce italiane, pensando di fare cosa gradita tanto più che i genitori mi dicevano che ai dormitori del campo estivo il vitto era pessimo.

Ma eravamo tutti così a 17 anni?

Dopo aver ricevuto una perentoria telefonata del loro responsabile, che pensava che le andassi pure a prendere, dista almeno 30’di macchina da casa mia… chiedo che siano messe in un taxi e che almeno mi chiamino, visto che l’ultima volta che ho visto la ragazzina aveva 6 anni. Ovviamente silenzio, nessuna telefonata fino a 15’prima di quando dovevano arrivare a casa mia.

Le portiamo a pranzo, ad un  caffè e poi come avvertito, essendo una festività tutti i negozi avrebbero chiuso e non c’era nulla da fare sino all’indomani.

Le 17enni ovviamente avevano pensato bene di ignorarci praticamente tutto il tempo se non lo stretto necessario per far finta di mangiare e rinchiudersi in camera. Non sono neanche salite nella terrazza dell’attico…potevano ignorarci e prendere il sole almeno…

Il giorno dopo sono riapparse a pranzo, rifiutandosi di pranzare, i cannelloni avevano gli spinaci, e insalata, no no!!, e la focaccia troppo italiana… e hanno preteso una bella di ciotola di cereali mentre noi pranzavamo.

Poi dichiarandosi annoiate me le sono dovute trascinare ad un caffè, dove ovviamente ho pagato le consumazioni, e taxi. Sempre con conversazione di una sola delle due, la figlia dei nostri amici, e l’altra non ha praticamente mai aperto bocca, neanche per ringraziare.

Tornate, hanno chiesto uno snack… e poi si sono richiuse fino alle 21:20 quando finalmente ho chiamato un taxi e vai!, che Dio vi accompagni, sono tornate al loro campus. Ho chiesto di chiamarmi quando arrivavano, cosa che ovviamente non hanno fatto.

Queste, sono le teenager di buone famiglia americana, che pagano cifre esorbitanti per venire in Israele. Ragazzini ricchi e viziati che non muovono un dito, che si sono fatti servire, riverire, e non si sono offerti neanche di sparecchiare. Se mi fossi comportata così mia madre mi avrebbe dato un sonoro schiaffone. Ovviamente, questa generazione di super viziati, si permettono di non parlare, di essere musoni, di non mangiare, di camminare scalzi in casa altrui, di dormire fino all’una quando si è ospiti, tanto tutti aspettano…

Ora mi preparo alla venuta dei nipoti di mio marito fra due anni saranno 17enni, americani pure loro, tremo solo all’idea. Essendo “famiglia” se un giorno e mezzo mi è sembrato un secolo, pensate cosa potrebbe essere una settimana! Forse chiederò asilo…


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