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Ma i cartomanti sono… tarocchi?

Creato il 05 febbraio 2011 da Lapulceonline

tarocchiAlessandria – per quanto se ne dica – non smette mai di stupire: chi l’avrebbe mai detto che fosse piena di cartomanti, sensitivi, indovini, divinatori e fattucchiere? Sebbene sia difficile stabilire il numero esatto di coloro che si dichiarano tali (in molti esercitano nell’ombra, attraverso reti di conoscenze e passaparola non “uffi ciali”), un dato è certo: non sono affatto pochi gli “indovini”che offrono consulti, né tanto meno coloro che vi ricorrono per saperne di più sul proprio futuro. Basta dare un’occhiata in Internet. Decine di annunci per Alessandria, di persone che si dichiarano pronte a leggervi il destino, il palmo della mano, i tarocchi. Cialtroni? Può darsi- anzi, è quasi certo che in molti lo siano- ma non è questo il punto. Ci siamo messi sulle tracce di alcuni di loro, per capire come funziona l’arte della veggenza, quali esigenze la muovono e soprattutto chi la pratica. Scoprendone davvero delle belle. A partire dalle diverse “correnti” qui reperibili: fi occano sì cartomanti, esperti di tarocchi, chiaroveggenti e simili, ma anche numerologi, pranoterapisti, lettori di pendoli e conchiglie, uomini e donne che si dichiarano oracoli, maghi ed esperti dell’occulto. Un sottobosco dove se ne trovano di tutti i colori, dove le diverse “discipline” si intersecano in uno scopo comune: quello di tratteggiare il futuro dell’ utente e svelargli come si svilupperà il corso degli eventi nei mesi a venire. A pagamento, si capisce. Le sedute innanzitutto hanno una durata media di circa un’ora e il tempo, anche per chi possiede il sesto senso, è denaro. Le tariffe vanno dall’offerta libera (francamente molto rara), passando per i 10, 25 euro, fino a toccare i 50. Inoltre sono diverse le tecniche di seduta, in quanto c’è chi lavora esclusivamente al telefono, chi di persona sotto appuntamento, chi nel proprio studio, chi a domicilio. Ad Alessandria sembra andare per la maggiore la seduta presso l’abitazione della cartomante stessa. Perciò abbiamo alzato la cornetta e fissato un appuntamento a casa di una lettrice di tarocchi sulla scena da molti anni, con tanto di insegna luminosa sulla facciata di casa. La signora – che per motivi di privacy ha optato per l’anonimato (anche se si pubblicizza apertamente con foto e numero di cellulare) – verrà soprannominata Maria. Maria lavora nel proprio appartamento nel centro storico di Alessandria. E’ una signora sui quarant’anni, la cui sensibilità, l’empatia totale- dice- le è stata tramandata dai bisnonni, dai nonni, dalla madre. Nel suo caso, la chiaroveggenza è dunque una dote ereditaria. Il suo “potere” consiste prettamente nel delineare il futuro prossimo del cliente, rendendolo edotto – a seconda delle richieste – su come andranno le cose al lavoro, nella sfera sentimentale, finanziaria e salutare. “Ogni carta ha un significato preciso”, spiega Maria con straordinaria naturalezza. “In base a ciò che mi viene domandato posso “vedere” esattamente cosa accadrà. E credo di vederci bene in quanto nessuno, mai, è tornato per dirmi che avevo sbagliato, predetto eventi errati. Vede, qui è molto semplice: se indovini ti fai una reputazione seria e i clienti ritornano; se sbagli perdi immediatamente di credibilità e nel giro di pochissimo tempo ti ritrovi senza clientela”. Già, anche perché, racconta Maria, il futuro “visibile”attraverso i tarocchi copre un arco di tempo che va dai 2 ai 3 mesi al massimo, e ciò fa sì che il cliente non dimentichi le previsioni. (E’ però importante sottolineare che altre cartomanti affermano che è possibile leggere fi no ai 2 anni a venire). Fatto sta che il destino che viene predetto è facilmente riscontrabile sulla propria pelle: basta aspettare e vedere. Ma c’è anche chi è scettico a riguardo. In una materia così vasta e “poco scientifica” i pareri di esperti si sprecano, e c’è chi afferma che quelli che si definiscono veggenti, cartomanti e così via siano in realtà solo ottimi osservatori, bravi contemplatori del comportamento e della psiche umana, gente che sa “leggere” una persona semplicemente osservandone i dettagli psico-fi sici. E’ il caso di Enrico Scalas, docente di Fisica presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate dell’Università del Piemonte Orientale di Alessandria. “Con una buona pratica, è infatti possibile capire le condizioni psico-fi siche dell’interlocutore,”, spiega Scalas, “si può, osservando mani, espressioni del volto, comportamenti, vestiario, intuire ciò che la persona che si ha davanti vuole sentirsi dire. Bastano un po’ di pratica, buone capacità di osservazione e una certa sensibilità nel comprendere le esigenze del prossimo. Non vi è nulla di sovrannaturale in tutto ciò”. Ma come è possibile che si riesca a “vedere” il passato di uno sconosciuto? “Anche qui è questione di osservazione”, continua Scalas.” Un individuo allenato capisce, almeno a grandi linee, se hai problemi di salute o economici, se sei una persona serena o infelice, nervosa o spensierata, se nella tua espressione degli occhi vi sono racchiusi dolore, gioia, euforia, tormento, tranquillità. Osservando queste caratteristiche è possibile tracciare un ritratto approssimativo del passato personale dell’interlocutore, e quindi stupirlo fornendo informazioni generiche”. Una truffa, quindi? “No, tutt’altro”, risponde il docente di Fisica. “La maggior parte dei cartomanti è in buona fede, cerca solo di sfruttare al meglio quelle doti innate- che bene o male abbiamo tutti- di carpire le informazioni riguardanti un’altra persona”. Predestinati o cialtroni, empatici o osservatori, in buona o in mala fede, secondo l’Osservatorio Nazionale Antiplagio sarebbero circa 1200 i ‘maghi’, i fattucchieri, i cartomanti e i medium presenti ufficialmente in Piemonte, 80 nella sola provincia di Alessandria. A livello regionale, il business dell’occulto frutterebbe la bellezza di circa 45 milioni di euro e le persone use a chiedere consulti soprannaturali sarebbero oltre 85.000. Un giro d’affari enorme che vede la nostra regione posizionata al quinto posto nella classifi ca nazionale sul ricorso abituale alla magia e all’occulto (In testa troneggia non la superstiziosa Campania bensì la laboriosa e pragmatica Lombardia).


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