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Ma le leghe europee   di cosa discutono?

Creato il 13 settembre 2013 da Mbrignolo
Panoramica leghe calcio europee

L’annuncio, sul sito ufficiale della Lega Calcio,
dell’assemblea in programma oggi.

INCHIESTE (Milano). Ultimissime calcio: oggi è in programma l’Assemblea ordinaria in Lega Calcio fra tutti i presidenti della Serie A. Ennesima occasione per discutere delle questioni del nostro campionato, certo, ma anche per non lesinare schermaglie dialettiche.
Tutto come al solito insomma, ma come se la passano invece le leghe calcistiche nel resto d’Europa? Quali sono le loro problematiche e intorno a quali argomenti si creano le loro tensioni? Di alcune nazioni, come l’Inghilterra, abbiamo già approfondito molte tematiche, ma diverse notizie spesso non raggiungono il suolo italiano, creando l’illusione di essere l’unico paese dove le diatribe e le polemiche incorniciano spesso il fantastico mondo del calcio. Oggi, cari lettori, vi teletrasporteremo nelle “tavole rotonde” di Inghilterra, Germania, Francia e Spagna, così da mostrare quanto alcuni lati di questo sport rimangano troppo spesso sconosciuti.

Inghilterra – Nella Premier League i nuovi contratti con le emittenti televisive hanno aumentato considerevolmente le entrate dei club ma, come si sa, una sterlina tira l’altra. L’eventualità dello spostamento in inverno dei Campionati Mondiali di Calcio in programma in Qatar nel 2022 ha creato tensioni e lamentele da parte del presidente della lega calcistica inglese Richard Scudamore. Come vi abbiamo già raccontato, il maggior vantaggio che la massima divisione d’oltremanica può vantare rispetto agli altri campionati è l’assenza totale di pause durante l’arco della stagione calcistica. Sui campi inglesi si gioca sempre, senza interruzioni, e lo spostamento del Mondiale stravolgerebbe i programmi della Premier League e i contratti con le pay tv. La guerra è ancora in corso.

Germania – La Deutsche Fußball Liga è probabilmente la lega nazionale più tranquilla tra i maggiori campionati europei. Il presidente attuale è Reinhard Rauball, che è simultaneamente a capo anche del Borussia Dortmund. Il più grosso problema che la DFL ha dovuto affrontare quest’anno concerne lo scandalo sul doping legato ai titoli mondiali vinti dalla nazionale tedesca in passato, ma ovviamente le eventuali responsabilità dell’attuale organico della Liga e del suo presidente sono pressoché nulle. Rauball ha solamente potuto assicurare che al momento non esistono casi di doping riguardanti calciatori militanti nella massima serie tedesca, e che i controlli vengono eseguiti con la dovuta precisione e puntualità. La relativa tranquillità della DFL, le ha permesso di impegnarsi in progetti socialmente utili, come le diverse iniziative intraprese per combattere l’omofobia nel calcio.

Francia – Il calcio transalpino ha totalmente cambiato inerzia da circa tre anni, grazie all’arrivo di magnati ed emiri che hanno stravolto gli equilibri esistenti in precedenza. Per questo la Ligue de football professionel si è dovuta risvegliare: ora, che la quantità di denaro coinvolto in Ligue 1 è incrementato a dismisura, serve un maggior controllo. Evitare diatribe non è assolutamente compito semplice. Il più grosso cavillo emerso quest’anno riguarda la tassazione sugli stipendi dei giocatori: troppo alta rispetto a quella degli altri paesi europei. Questo handicap incentiva le fughe di talenti all’estero, e per le società di piccole e medie dimensioni risulta arduo acquistare calciatori dall’estero, in quanto faticano ad assicurare gli stessi salari percepiti in patria. Una soluzione efficace a questo problema, ma non socialmente equa nè popolare, sarebbe quella di diminuire le tasse sui-mega stipendi: al solo sentire questa notizia la popolazione francese si è dimostrata, come prevedibile, totalmente avversa. Infine l’ambizioso presidente della LFP Thauvin ha ottenuto dal consiglio di stato francese l’approvazione di una nuova norma che sarà in vigore dal 2014. Ogni club partecipante alla Ligue 1 dovrà avere la sede legale in Francia, poichè l’AS Monaco ha tratto molti benefici dall’avere la sede nel Principato di Monaco. Si parla di circa 50 milioni risparmiati rispetto alla tassazione francese: cifra che si avvicina al budget totale a disposizione degli ex campioni di Francia del Montpellier.

Spagna – Nella penisola iberica le difficoltà per la Liga Nacional de Fútbol Profesional non mancano. Solo da pochi mesi è stato eletto (era l’unico candidato) il nuovo presidente Javier Tebas, che ha dovuto immediatamente far fronte ad una pioggia di polemiche dovute ad uno scandalo di calcio scommesse. Ad inizio agosto tre match della Liga e sei della seconda divisione sono diventati oggetto di indagini da parte della procura spagnola per presunte irregolarità. Tutto è partito da un flusso di scommesse anomalo rilevato dalle autorità. Come ben sappiamo noi italiani, indagini e processi possono durare molto ed alcune società hanno iniziato a farsi sentire. Uno su tutti il presidente del Las Palmas, Miguel Angel Ramìrez, che alla radio ufficiale della società ha tuonato: “Mi indigna il fatto che alcune squadre coinvolte nel calcio scommesse facciano ancora parte delle venti partecipanti alla Liga”. Beh, caro signor Tebas, se vuole risollevarsi il morale, provi a imbucarsi a qualche assemblea della Lega Serie A: anche qui non si scherza.

Contenuto ceduto in esclusiva dall'agenzia alaNEWS. Riproduzione vietata. Anno 2013.

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