Leggo su Corriere.it:
Se ci sono sacerdoti gay, «coerenza vorrebbe che venissero allo scoperto», perché «nessuno li costringe a rimanere preti, sfruttandone solo i benefici». E’ questa la posizione espressa dal vicariato di Roma in una nota diffusa dopo le rivelazioni del settimanale Panorama su alcuni preti che condurrebbero una «doppia vita», frequentando nel tempo libero i locali di ritrovo degli omosessuali della capitale. (continua)
Ora, premesso che qui si parla di sacerdoti gay che dovrebbero uscire allo scoperto mentre si tende a nascondere quelli pedofili, la domanda nasce spontanea: ma il sacerdote non dovrebbe comunque e sempre osservare la castità?