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Ma non è che la Brambilla porta sfiga?

Creato il 06 maggio 2011 da Chit @chit67

Ma non è che la Brambilla porta sfiga?Governare un Paese, al di là della dietrologia e della critica facile, è compito sicuramente difficile e gravoso. Perché cari amici blogger, è facile starsene seduti e fare come Statler e Waldorf durante il Muppet Show e criticare a 360° gradi tutto e tutto. Ma la politica è, pardon, dovrebbe essere cosa seria, soprattutto, piaccia o non piaccia, vanno assolutamente riconosciuti meriti e risultati, soprattutto quando sono ottenuti con sorprendente velocità.

Infatti non più tardi di ieri la nuova amica degli animali (no, non Licia Colò) travestita da ministro dello sviluppo economico, ha presentato alla stampa il nuovo Codice-riforma del turismo, indispensabile prima dell’estate ma ancor più prima di tornate elettorali. Oddio, più che di presentazione si è trattato di un tristissimo e molto “bulgaro” monologo preceduto da un’introduzione da ‘brividi’

Se per voi va bene vi faccio io tre dichiarazioni sulla riforma

Giornalisti e media accreditati chiaramente si sono guardati bene dal dire che a loro “andasse male” con un ossequio ed un rispetto simile solo a quello riservato dai media americani a Barack Obama ogni qualvolta parla dei dettagli dell’operazione che ha portato all’uccisione di Bin Laden. Forse per il fatto che anche con questo testo si uccide qualcosa, ovvero un’altra buona parte di regole e limitazioni.

E, credetemi, la storia delle spiagge date in concessione per 90 anni non è che una delle tante chicche presenti nel documento. Io me lo sono letto tutto (eh già, non avevo niente da fare) e definirlo aria fritta sarebbe un complimento, diciamo che si tratta di aria fritta altamente tossica. Infatti c’è mascherato, ma non troppo, un vero e proprio piano-porti, infatti se si legge a  pag. 6 si scopre che:

“La prima riguarda la disciplina delle strutture stagionali (pontili galleggianti etc) a servizio della nautica da diporto. Si chiarisce che, ferma restando l’osservanza della normativa statale in materia di tutela dei beni ambientali e naturali e dei regolamenti di fruizione delle aree naturali protette, la realizzazione di queste strutture di interesse turistico-ricreativo non necessita di alcun ulteriore titolo abilitativo edilizio e demaniale, se è già stata autorizzata una concessione demaniale marittima o lacuale, anche provvisoria”.

Avevi un pontile “mobile” in attesa di condono? Puoi cominciare a pensare a costruire un vero e proprio porto, visto che poi in altre parti del testo c’è la deregulation delle concessioni.

E ce n’è anche per i giovani, alla faccia di chi sostiene che questo esecutivo è insensibile alle loro istanze. Nel capitolo II infatti si può leggere che:

Il testo disciplina inoltre l’organizzazione dei percorsi formativi per giovani laureati o diplomati, finora frutto di iniziative non coordinate, affidando al presidente del Consiglio o al ministro delegato al Turismo.

Non è precisato se le regole di “meritocrazia” rimangano le stesse di quando le giovani laureate o diplomate passavano per le stanze di Arcore ma… apprezziamo il fatto che come aiuto in questo caso il Premier abbia scelto MVB e non i tre porcellini Fede-Minetti-Mora).

Una cosa comunque è certa e cioè che mai come in questo caso l’effetto di un testo è stato immediato. A conclusione della presentazione il ministro (unica esternazione fatta ‘a braccio’) ha promesso per Lampedusa il rilancio, affermando che  l’emergenza sbarchi è finita ora si rischia solo di fare una bella vacanza ed ecco che stamane…

Ma non è che la Brambilla porta sfiga?


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