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Ma perché devo pagare sempre io?

Creato il 18 ottobre 2012 da Zirconet @zirconet

Saranno le famiglie del ceto medio-basso i più dalla diminuzione delle detrazioni fiscali sancita nell’ultimo patto di stabilità (vale a dire nella legge finanziaria). E che dire della patrimonialina? I piccoli risparmiatori saranno tassati come i grandi patrimoni (e quindi percentualmente molto di più). E l’aumento dell’IVA?

E’ uno scandalo! Se servono i soldi, vanno chiesti anche a chi li possiede in abbondanza. 

Quando si tratta di colpire pensionati, lavorato di dipendenti e lavoratori pubblici si fa in fretta a chiedere ulteriori sacrifici per il bene del paese, ma cosa succede quando si tenta di toccare chi possiede di più? In quel caso si alzano gli scudi: non si possono richiedere sacrifici a chi nelle istituzioni guadagna stipendi da favola perché sarebbe… discriminante… la Tobin Tax che potrebbe tassare le transazioni finanziarie… controproducente… !?! Invece si trova sempre il modo di giustificare la miseria delle classi meno abbienti.

Ma perché devo pagare sempre io?
E quando si parla di diminuire la spesa pubblica, mica si parla (o meglio se ne parla, ma giusto per poi non fare nulla) di diminuire il costo dell’apparato statale e di eliminare le inefficienze burocratiche che ostacolano lo sviluppo. Si tratta sempre di tagli nelle prestazioni al cittadino che così oltre a vedersi aumentare le tasse non riceve nulla in cambio.

E’ la solita storia della lotta di classe, di cui si parla poco, oramai fuori moda. Il vero problema è che chi decide fa parte di quell’oligarchia che vive sulle spalle di tutti gli altri. Banchieri, politici e grandi imprese che sono i beneficiari di questo assurdo sistema clientelare sono gli stessi chiamati oggi, in nome del bene dell’intero paese, a decidere di diminuire il flusso abnorme di soldi che si trasformano in stipendi d’oro, appalti a fondo perso e soldi facili a prescindere? Non sarebbe strano se fossero gli operai della FIAT a stabilire l’entità del proprio stipendio, decidere se licenziare qualche esubero oppure giustificare se tenere aperto o meno questo o quell’altro stabilimento? Non è forse quello che succede in Parlamento?

E al cittadino cosa rimane se non esprimere il proprio dissenso alle prossime elezioni… …ma non fatemi ridere!


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