Ho scritto tempo fa che la mia generazione non e’ pronta a capire il rischio che corre con la situazione siriana.
Non per colpa sua,certo,poiche’ ha vissuto i conflitti lontano dalla madre patria.
Forse solo con l’era internet si e’ potuta catapultare negli eventi drammatici.
Dal conflitto dei Balcani,sino all’Afghanistan,passando per il terrorismo post 11 settembre fino a cio’ che avviene oggi.
Ma c’e’ anche molta distanza ancora nel comprendere che paesi come Israele,Iran,Syria e Cina,sono mine vaganti in un panorama geopolitico dove vige solo una regola:nazionalismo da difendere.
Ebbene quando Israele dice che e’ scomodo attaccare la sua terra poiche’ potrebbe cio’ portare solo a una azione di attacco verso l’invasore,e’ pure vero che nelle immagini dei morti asfissiati dai gas nervini,c’e’ una voglia di giustizia da mettere in campo.
Ma la giustizia,quella vera e non architettata a tavolino stile USA,e’ difficile da provare e l’ONU seppur in parte ha confermato alcune cose,difficilmente ci dira’ da che mano e’ stata avviata la truce crudelta’ verso 1400 persone.
Adesso la mia generazione seguendo questa fase cosi’ delicata,ha un bivio da percorrere:rendersi conto del grande rischio o far finta di niente,sino a quando di pelle sua sapra’ cosa vuol dire avere paura e terrore di morire per mano altrui.
Se i conflitti americani esportati in varie parti del mondo sono stati come dei film visti in tv(per alcuni si intende….),oggi il Mediterraneo infuocato diventa la porta verso un conflitto che potrebbe espandersi a macchia d’olio.
L’Italia rispettera’ le strategie ONU,avendo dalla sua una logica attendista e moderata.
Dall’altra parte,la GB ha perso una logica che era uguale a quella della sorella americana:attaccare per difendere ipotesi di stragi umane…ma non solo.
A questo punto vorrei(vorremmo noi tutti),una prova certa,chiara e leggibile su cio’ che avvenne nella notte in alcuni sobborghi di Damasco.
Siamo nell’era dei satelliti,dei telefonini e dei computer.
Come mai non abbiamo ancora nulla in mano?
Bastano le parole di Kerry per dirci che qualche cosa e’ avvenuta da parte del regime?
Basta questo,come bastarono le parole e i video sull’11 settembre rimasto per molti come il piu’ crudele e vigliacco attacco di uno stato ai suoi cittadini?
Non so,ditemi voi.
Io so solo una cosa:temo,piango per i crimini commessi ai bambini e attendo prove certe su chi ha commesso tutto cio’.
Ultima cosa:i ribelli che hanno anche loro i gas nervini,sono stati messi sul banco degli imputati.
Allora e’ chiaro una cosa:se Assad e’ l’unico colpevole anche i ribelli potrebbero essere copartecipi di un errore o azione mirata per decretare e accusare il regime di atrocita’.
Due possibili piste,una sola certezza:il mondo rischia,e molto…anche la mia generazione.