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Macedonia. Intercettazioni rivelano tangenti a Governo per milioni di euro

Creato il 15 maggio 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

Gruevski_Nikoladi Giacomo Dolzani

Nell’ennesima conferenza stampa (ormai si contano a decine), convocata ieri a Skopje dall’Unione Socialdemocratica di Macedonia (Sdsm), partito di opposizione al Governo di Nikola Gruevski, il leader del movimento, Zoran Zaev, ha esposto i contenuti delle nuove intercettazioni telefoniche di cui è venuto in possesso, e che sono state rese pubbliche.
Nelle registrazioni di queste telefonate, in questa occasione, si possono ascoltare il segretario generale del Governo, Kiril Bozinoski, e l’ex presidente di Elem, la compagnia di stato dell’energia elettrica, Vlatko Cingovski, accordarsi per l’assegnazione all’azienda, tramite un concorso truccato, di un contratto del valore di 20 milioni di euro, riguardante un impianto per l’estrazione di carbone situato nella zona di Suvodol, nella Macedonia meridionale.
Nella stessa telefonata, tramite l’utilizzo di pseudonimi, si discute anche di come spartire i guadagni tra politici e funzionari compiacenti, oltre che con le autorità di controllo affinché non interferiscano nelle operazioni.
È palese quindi, secondo Zaev, che questo denaro, proveniente da attività illecite, è servito per finanziare il Vmro-Dpmne, il partito di maggioranza guidato dal premier Gruevski, e le sue attività.
Sono già moltissime le intercettazioni diffuse dal Sdsm, nelle quali ministri ed alti funzionari dell’Esecutivo macedone, oltre allo stesso primo ministro, discutono riguardo a nomine pilotate in posti chiave della pubblica amministrazione, su come mettere a tacere media scomodi o insabbiare vicende compromettenti.
Secondo Gruevski queste registrazioni, gran parte a suo dire false, sarebbero state fornite a Zaev dai servizi segreti di un non meglio definito paese straniero, con l’obbiettivo di destabilizzare il governo di Skopje.
La situazione per l’Esecutivo macedone non è in questo momento facile: le tensioni con i guerriglieri albanesi nel nord, le imponenti manifestazioni di piazza ed il venire a galla di questa corruzione sistematica delle istituzioni hanno infatti portato Bruxelles a criticare duramente l’amministrazione, chiedendo al premier di fare un passo indietro e permettere la creazione di un governo di unità nazionale, opzione che Gruevski, al momento, non sembra per nulla disposto ad accettare.

da Notizie Geopolitiche



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