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Macedonia. Leader opposizione accusato di attività sovversiva e spionaggio

Creato il 31 gennaio 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

zaev_zorandi Giacomo Dolzani

Zoran Zaev, leader dell’Unione Socialdemocratica di Macedonia (Sdsm), il principale partito di opposizione al governo di Nikola Gruevski, è stato accusato pubblicamente da quest’ultimo di spionaggio e di aver messo in atto un tentativo di colpo di stato ai danni dell’attuale esecutivo. L’attacco contro Zaev, a cui le autorità hanno già ritirato il passaporto, è stato condotto da Gruevski sfruttando tutti i principali media nazionali, per la maggior parte assoggettati alla volontà governativa; il leader socialdemocratico aveva infatti minacciato il premier, annunciando che sarebbe stata divulgata quella che lui ha definito “una notizia bomba”, la quale avrebbe obbligato Gruevski e tutto il suo staff a dimettersi. Basandosi su prove ricevute a suo dire dai servizi segreti e che verranno nei prossimi giorni rese pubbliche, Zaev ha infatti affermato che il governo in carica sta spiando illegalmente migliaia di cittadini macedoni commettendo, come ha dichiarato, “un crimine senza precedenti”. Già altre tre persone vicine a Zaev, tra le quali l’ex capo della polizia Zoran Verusevski, sono state arrestate con le stesse accuse; su tutta la faccenda aleggia però il sospetto che si tratti di un piano orchestrato dal governo, il quale è stato duramente contestato negli ultimi mesi da manifestazioni di piazza tra le quali la grande mobilitazione di studenti e professori contro l’ultima riforma dell’Università, che cerca con tutti i mezzi di decapitare i movimenti che possano costituire una minaccia per la stabilità dell’esecutivo, dal 2006 guidato dai conservatori del Partito Democratico per l’Unità Nazionale Macedone (Vmro-Dpmne).

da Notizie Geopolitiche



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