Magazine Società

Machismo e prostituzione e….

Creato il 28 giugno 2013 da Speradisole

UNO SPACCATO DEL VENTENNIO  BERLUSCONESCO

102804741-075b6815-f147-480b-86dc-4cf34547ff05
«I peccati della carne che per un indomabile capriccio lo avrebbero spinto fino all’abuso di ufficio, l’odore dei soldi che per indebolire un rivale in affari lo avrebbe indotto a falsificare la libera concorrenza acquistando sentenze per annullare lodi arbitrali sfavorevoli, le trame occulte che per affossare un governo sgradito avrebbero suggerito delle manovre torbide tese ad alterare i giochi parlamentari: uno spaccato del ventennio che lascia di stucco. Dai più diversi tribunali, da Milano a Napoli al Palazzaccio della Cassazione, emerge una radiografia del potere che getta cupe ombre sulla seconda repubblica e pronuncia la parola fine sul suo principale interprete» (Michele Prospero).

Queste parole scritte da Michele Prospero saranno quelle che resteranno nei libri di storia di questo paese. Coloro che verranno dopo di noi, per generazioni, si chiederanno come abbiamo fatto a vivere questo ventennio senza ribellarci ad una tale sovversione dei valori della vita sociale che avevamo conquistato con tante lotte dal dopoguerra in poi.

La pseudoribellione messa in campo da grillo è del tutto inefficace, anzi risulta essere addirittura controproducente perché l’atteggiamento messo in campo dal grillino contribuisce sostanzialmente a mantenere lo “status quo” e far vivere ancora serenamente (chissà ancora per quanti anni) Berlusconi.

Come ha detto benissimo l’antropologa Amalia Signorelli, ospite a Ballarò, martedi 25 giugno 2013, Berlusconi ha sdoganato il machismo, (riportandoci indietro di almeno 60 anni, annullando le conquiste fatte dal femminismo) e la prostituzione, rivestendola di “eleganza”, o di “bourlesque”, ma pur sempre di prostituzione si tratta.

Oltre a questo aspetto etico,  il suo governo ha contribuito a sfasciare l’unità sindacale, ha impedito la contrattazione nazionale nata per proteggere i lavoratori che comunque sono sempre la parte debole  in fase contrattuale anche se costituiscono un valore aggiunto nel lavoro.  Infatti è stato stracciato lo statuto dei lavoratori, una delle conquiste sociali di giustizia  e solidarietà più grandi per il nostro paese. Questo comportamento ha fatto sì che le industrie (i padroni) considerino i lavoratori non più come persone, ma come merce, per cui si deve trattare al minor prezzo possibile per realizzare il massimo guadagno possibile.

Tutte cose, queste, che si erano viste prima della guerra del 1945, quando una dittatura ci aveva prostrati al suolo e trascinati in una guerra rovinosa e terribile. Per riprenderci allora c’è voluto una guerra. Cosa ci vorrà ora per rialzarci dopo questo ventennio berlusconiano?  (Certamente non un grillo congelato nel web, urlante nelle piazze, dittatoriale nei comportamenti, abbiamo bisogno di “ben altro”, a questo punto).

http://www.youtube.com/watch?v=kRFV_3-Um0Q



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine