Mi ha sempre fatto ridere, fin dai tempi dello scorrettissimo Tutti pazzi per Mary, dove superò con slancio gli stereotipati ruoli da bellona cui sembrava condannata come tante altre ex modelle, mettendoci del suo e rivelando subito del talento, sia come spalla che come protagonista comica.
Non è un'attrice drammatica, non credo che beccherà mai un Oscar (ma a Hollywood non si può mai dire, a volte basta un ruolo superdisgraziato - la cieca di Sorrento, il condannato a morte, lo stupratore seriale di Barbie - e la statuetta ti plana dritta tra le braccia). Ma anche in Bad teacher (USA 2011, di Jake Kasdan, commedia) è divertentissima.
Il film ha ritmo, scene epiche (il lavaggio auto!), comprimari macchiette prevedibili ma buffi, e lei, l'insegnante del tutto priva di senso morale o amore per l'insegnamento, o per il lavoro in genere, batte tutti i record di political uncorrectness, non redimendosi neanche nel finale.
Si dice sempre che le bad girl vadano dappertutto, in realtà qui la nostra antieroina non realizza nessuno dei suoi sogni, non si rifarà le tette, non conquisterà il ragazzo bello e ricco, non riuscirà nonostante i suoi disonestissimi trucchi a sgamare la collega spiona... riuscirà però a farla cacciare, che non è un brutto risultato.
Oltretutto il film ha una sua riflessione etica, su come anche donne bellissime (e la Diaz, mia coetanea e quindi ormai al traguardo degli anta, è bellissima) si attacchino a stereotipi inculcati dai mass-media - tipo che per piacere agli uomini devi rifarti le tette - e commettano errori su errori scegliendo il cavallo sbagliato: è ovvio fin dalla prima scena che il professore di ginnastica atletico e simpatico è più sveglio, più simpatico e probabilmente anche più bravo a letto del professorino ricco, timido e smidollato che Justin Timberlake interpreta con grande bravura, addirittura facendolo cantare in un gruppo di professori sfigati, di cui lui è il più sfigato, il più stonato e scrive canzoncine di merda per una professoressa odiosamente degna di lui che, vi dico solo questo per non spoilerare, si chiama di cognome Squirrell.
Insomma, consigliatissimo per una serata di svacco sul divano.