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MAD al Nhow: 5 piani di arte e design

Creato il 21 maggio 2015 da Alessandrapepe @AlessandraPepe

Inizia oggi il nuovo capitolo di una storia che parla di arte e di design. Come accade oramai da qualche anno il nhow di via Tortona, il più unconventional degli hotel meneghini, si prepara a presentare una nuova esposizione: MAD Milano Art Design apre oggi i battenti e rimarrà allestita fino al prossimo 31 ottobre. E io, come al solito, vado a curiosare in anteprima. Mi trovo di fronte a passioni e storie che attraversano la città raccontate in un percorso che accompagna i visitatori tra i piani dell’albergo alla scoperta di opere e lavori di artisti e designer affermati, emergenti e autoprodotti.

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Dieci tra talenti ed eccellenze selezionati da Elisabetta Scantamburlo, che hanno eletto Milano come motore di creatività e ricerca e come fulcro propulsivo per la loro produzione. Accanto alle opere di Umberto Pettinicchio, Bart Herreman, Lyle Roblin, Marco Minotti e Maria Christina Hamel sarà possibile ammirare l’evoluzione dell’abitare moderno con i complementi d’arredo realizzati da grandi maestri scelti per l’occasione dalla Fondazione Aldo Morelato. Di Ugo La Pietra lo scrittoio in legno di ciliegio, di Paola Navone la consolle Layer in tavole sovrapposte ed assemblate in legno massello naturale di acero, ciliegio, frassino, noce e rovere. Di Fabio Novembre invece, Spicchi di Memoriamobile in legno e sughero di rovere.

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Pezzi unici compongono la proposta di Passato di Moda, la collezione di Ecc che narra la storia di botteghe artigianali, falegnamerie e pittura attraverso sedute classiche rivisitate con colori e tessuti contemporanei che strizzano l’occhio al mondo fashion. Attivi oramai da anni sulla scena milanese anche il duo di designer giapponesi Setsu e Shinobu Ito. Essenzialità nipponica e artigianalità targata Made in Italy per questa serie di sedute, lampade e tavoli.

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Forte l’impatto con l’attualità creato da Piero Forza Giovane, il suo è un lavoro di ricerca e recupero. Pezzi dismessi di vecchi tram milanesi tornano a nuova vita trasformandosi in originali complementi per il living. Motori, sedute, panche in legno e metallo si uniscono alla leggerezza di cristalli, plexiglass e finiture brillanti, diventando pezzi di design unici e preziosi.

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La trasformazione della città è ben interpretata da Marc Vincent Kalinka, italiano di origini russe che insieme a Supercake e Haute Material realizza qbo. Design di qualità che si accompagna a funzionalità e bellezza per un pezzo pregiato che evoca lo stile caratteristico di antichi mobili fatti a mano. Scultura dalle molteplici sfaccettature tra opera d’arte e oggetto si trasforma con estrema facilità per assumere più di venti differenti posizioni. L’amore per la città invece è manifesto della produzione di Moreno Ferrari, che porta in mostra la libreria Love. Contiene la consapevolezza del passato e la tramuta in messaggio per il futuro. Un’idea che attraversa il tempo, un progetto iconico che si evolve rimanendo fedele a se stesso.

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E anche qui non si può non parlare di Expo 2015. Riccardo Giovanetti porta a MAD i più recenti lavori realizzati proprio in occasione dell’esposizione universale. Con un accentuato riferimento alla cinematografia internazionale rispolvera per Felicerossi e in esclusiva per gli eventi in programma in città, la coppia Thelma & Louise; nel caos frenetico delle numerose iniziative, una comoda pausa su sgabello e tavolino in vetroresina dal forte appeal e dal tocco glamour. Per SpHaus pensa invece a Spock, una famiglia di poltroncine e divani caratterizzati da elementi che li rendono facilmente aggregabili tra loro. Base, schienale e braccioli in polietilene, cuscini in poliuretano espanso completati da rivestimenti sfoderabili.

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Tra i designer presenti ritrovo una vecchia conoscenza. Cristian Sporzon, architetto di origine brianzole e selfmade designer porta sotto i riflettori la decostruzione dell’archetipo del tavolo. Si ispira al cubismo e scompone la parti che lo compongono e le ricompone liberando gli angoli, invitando l’osservatore a scoprirne i molteplici aspetti. Le sinuosità tipiche degli anni ’70 lasciano spazio a ricerca grafica e stilistica che parte da un’attenta analisi strutturale destinata a ribaltare il concetto di tavolo nella sua classicità. 70s  con gambe listellari e multistrato può essere realizzato in due versioni con piano in mdf oppure in cristallo.

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Bene, non mi resta che prepararmi per raggiungere il nhow Hotel per l’inaugurazione ufficiale di Mad che avrà luogo stasera dalle 19, noi ci rivediamo la settimana prossima con Funk Design.


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