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![Maer Wilson mi intervista su Chase Williams / Interview about me and Chase Williams interview Chase Williams](http://m2.paperblog.com/i/225/2258488/maer-wilson-mi-intervista-su-chase-williams-i-L-OVhZAl.jpeg)
HERE YOU FIND MAER’S BLOG WITH MY INTERVIEW. HAVE FUN!
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Maer Wilson è una brava e popolare scrittrice, ma è anche uno dei big boss e coordinatrice di ASMSG, il circolo di scrittori a cui appartengo.
Per celebrare il Giubileo per il mio trentesimo compleanno (CLICCA QUI PER IL PROGRAMMA AGGIORNATO) ha deciso di intervistarmi su Chase Williams, le sue storie in giallo e i miei personaggi secondari preferiti. Qui sopra trovi il link per leggere l’intervista originale in inglese pubblicata sul blog di Maer. Qui sotto, invece, la traduzione. Buona lettura!
Maer: Qual è la cosa più divertente o strana che ti è capitata da scrittrice?
Stef: A volte i miei lettori mi fanno notare che i racconti dei Cutting Right to the Chase plots (lunghi solo mille parole) potrebbero sembrare inverosimili. La cosa divertente è quando chiedo loro di indicarmi le storie che, secondo loro, sono le più implausibili, mi citano delle storie che… mi sono realmente accadute personalmente! “Watch Your Business Card” di Cutting Right to the Chase Vol.1 e “Swiss Treasure” di Cutting Right to The Chase Vol.2 sono solo due esempi di come la realtà possa essere molto più incredibile della finzione.
Maer: Hai dei beta reader? E se sì, che qualità cerchi in un beta?
Stef: Ovviamente mi avvalgo dei servizi dei beta reader. Ho un piccolo esercito di beta! Sono molto diversi gli uni dagli altri e sono “specializzati” in aspetti differenti dello scrivere. Questo mi permette di avere una visione molto dettagliata e uniforme dei miei lavori, prima di essere messi a disposizione del pubblico.
Un beta reader deve essere molto polemico, puntiglioso e affidabile sotto diversi punti di vista. E deve essere un grandissimo lettore.
Maer: Dammi una sinossi dei tuoi libri usando una riga sola.
Stef: Chase prova a vivere una vita normale a Tursenia, lontano da crimini e misteri da risolvere. Ma è più facile a dirsi che a farsi.
Maer: I tuoi libri sono “indipendenti” gli uni dagli altri o fanno parte di una serie?
Stef: Al momento ho due serie parallele sul mercato, che hanno come protagonista lo stesso personaggio, l’ex detective di Scotland Yard, Chase Williams. Le due serie abbracciano due concetti diversi di lettura
La serie “classica”, Chase Williams detective stories, include romanzi gialli e novelle di investigazione, diciamo.
La serie con i racconti brevi include le antologie “Cutting Right to the Chase”, che ho pensato per quelle persone che non hanno molto tempo per leggere, ma che non vogliono ugualmente perdere il piacere della lettura.
La cosa buona di entrambre le serie è che ogni libro non è necessariamente legato all’altro – non devi aver letto il primo libro della serie, per esempio, per capire il senso del secondo. Allo stesso tempo, però, è molto facile e divertente (questo però l’hanno detto i lettori) trovare tutti gli indizi e i dettagli che legano ogni storia e libro a tutte le altre.
Maer: Quale personaggio, a parte Chase, è il tuo preferito e perché?
Stef: Ne ho un paio da citare, a dire il vero. La mia prima scelta è l’ispettore Angelo Alunni, la ragione di tutti i guai Turseniani di Chase. Angelo è il tipico bravo ragazzo italiano, sempre affamato e un po’ irascibile, con una famiglia onnipresente. Mi piace molto scrivere e sviluppare il suo personaggio perché Angelo è lo specchio di tutte le belle cose che ho lasciato in Italia.
Un’altra coppia che devo citare e di cui mi piace molto scrivere è Giulia and Luciano, i vicini di casa di Chase. Giulia è una studentessa universitaria di chimica, mentre Luciano è il suo cagnolino. Quello che mi piace di loro è il modo in cui entrambi si interfacciano (diversamente) con Chase. Il loro rapporto con Chase è ancora in fase di definizione, ne vedrete i mutamenti durante i prossimi romanzi e Cutting Right to the Chase.
Maer: Ci puoi dire qualcosa su quello a cui stai lavorando adesso?
Stef: La stesura definitiva di Pull the Trigger è quasi completata. Stavolta ho messo Chase all’interno di un complicato doppio omicidio dove apparentemente i due delitti non hanno nessun legame. Si tratta di affari sportivi e affari italiani, e Chase si ritroverà a combattere con qualche nemesi personale. Dovrà superare tutto, se vuole risolvere gli omicidi.
Maer: Cosa ti influenza nella scrittura? Scrivi anche altri generi?
Stef: La vita quotidiana mi influenza moltissimo nel mio modo di creare le storie. Ogni singolo, piccolo dettaglio di tutti i giorni può trasformarsi in una leva omicida. Un’abitudine normalissima ha un grandissimo potenziale per trasformarsi in una scena del crimine. L’esordio della sinossi di Into the Killer Sphere la dice lunga: “E se un incidente domestico diventasse un delitto?“
Credo che la realtà sia la miglior musa che uno scrittore possa mai avere.
Scrivo narrativa (in inglese) e saggistica (in italiano). Ho un sacco di idee/sinossi in testa e sul mio desktop e non escludo di scrivere un Cutting Right to the Chase per bambini.
Ho un bel po’ di carne al fuoco e non vedo l’ora di deliziarvi con i miei nuovi gialli un po’ italiani e un po’ inglesi!
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