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Mafia: Provenzano con demenza senile. Corte dispone perizia

Creato il 17 gennaio 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale

Mafia: Provenzano con demenza senile. Corte dispone periziaBruno Contradau zù Totò
Oggi, invece, tocca al boss Bernardo Provenzano il quale pare non sarebbe in grado di partecipare al processo in cui è imputato di omicidio perchè affetto da una grave forma di demenza senile. Almeno stando a quanto affermano i legali del capomafia che hanno ottenuto dai giudici della terza sezione della corte d'assise d'appello di Palermo, che celebrano il dibattimento, che sulle condizioni mentali del padrino venga effettuata una perizia. 
Secondo l'avvocato del boss, Rosalba Di Gregorio, Provenzano, colpito da un ictus e ammalato di demenza, non sarebbe più «in grado di capire cosa gli accade: questa sorta di incapacità di intendere e di volere - come pubblica oggi il Giornale di Sicilia - gli impedirebbe di partecipare validamente al processo in cui risponde dell'omicidio di Ignazio Panepinto, ucciso durante la guerra di mafia degli anni 80. La corte ha incaricato un neurologo, uno psichiatra e un medico legale che dovranno pronunciarsi entro il 15 marzo. 
Gli stessi giudici hanno invece respinto un'istanza analoga presentata dal difensore di Totò Riina, l'avvocato Luca Cianferoni, secondo il quale il suo assistito è affetto dal morbo di Parkinson. La stessa richiesta è stata invece accolta ieri dal Gup Giovanni Francolini, che ha affidato al medico legale Paolo Procaccianti la perizia sullo stato di salute di Riina detenuto nel carcere di Opera a Milano. 
Sarà solo una coincidenza, ma sembra che le difese abbiano utilizzato tutte la stessa mossa.

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