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Mafia: quattro arresti a Marsala nel clan locale che faceva da mediatore da tra agricoltura e nuove attività commerciali

Creato il 09 marzo 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Quattro arresti per mafia a Marsala (Trapani), dove i carabinieri hanno scoperto il cassiere del clan locale. I provvedimenti restrittivi, emessi su richiesta della Dda di Palermo hanno raggiunto Antonino Bonafede, 80 anni, ritenuto il capo della famiglia mafiosa marsalese, Martino Pipitone, 66 anni, con precedenti per mafia, Sebastiano Angileri, fabbro incensurato di 48 anni, e Vincenzo Giappone, 54 anni, pastore incensurato e, secondo l’accusa, tesoriere della cosca.

(newsdicalabria.com)

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Le indagini della Dda di Palermo hanno scoperto il cassiere del clan locale di Marsala. L’operazione della Direzione distrettuale antimafia di Palermo ha portato all’arresto di quattro persone per mafia, scoprendo il cassiere del clan locale. Dalle indagini è emerso anche che una società formalmente della moglie di Sebastiano Angileri e attiva nel commercio all’ingrosso di materiale ferroso, sarebbe in effetti riconducibile al fabbro e a Pipitone. Associazione di tipo mafioso, fittizia intestazione di beni e favoreggiamento aggravato sono le accuse contestate a vario titolo ai quattro indagati.

Il clan faceva opera di mediazione nelle controversie tra gli agricoltori e i pastori della zona e contrastava l’apertura di nuove attività commerciali che avrebbero potuto incidere negativamente con quelle di personaggi protetti dagli affiliati. Angileri si sarebbe adoperato, poi, per organizzare incontri riservati tra gli esponenti mafiosi, effettuando sopralluoghi preliminari in località non monitorate dalle telecamere dei carabinieri. (AGI)


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