L'argomento dello speciale di questo mese è la Fantascienza. Tra stelle, pianeti lontani e mirabolanti tecnologie, il genere, ufficialmente nato nel 1926 con la rivista Amazing Stories, ha dato vita ad una moltitudine di sottogeneri, dall'ucronico al cyberpunk (e steampunk) passando per la fantapolitica, l'utopia e la distopia, influenzando anche opere al di fuori della letteratura: basti pensare alla saga di “Star Wars”, che il 4 maggio celebra la propria giornata mondiale e che dai film si è allargata alle decine di romanzi che ne hanno espanso l'universo, completandone la trama e apportando nuovi personaggi, in attesa della prossima trilogia. May the 4th be with you!
Un'altra ricorrenza cade il 25 di maggio: infatti, con il “Towel Day” (la giornata dell'asciugamano) si ricorda un'altra opera fondamentale del genere: Guida Galattica per Autostoppisti (The Hitchhiker's Guide to the Galaxy) di Douglas Adams, una “Trilogia in cinque parti” (sei se si considera quel “...E un'altra cosa” di Eoin Colfer, nato da alcuni appunti dell'autore morto prematuramente nel 2001) entrata di diritto nell'immaginario collettivo grazie al film con Martin Freeman e Zoey Deschanel, senza dimenticare le serie tv e radio della BBC degli anni '80.
Poi, l'8 maggio del 1988 muore R. A. Heinlein, autore di Fanteria dello Spazio (portato al cinema con un'interessante pellicola dal titolo Starship Troopers) e Straniero in Terra Straniera (giusto per citare i più famosi), che, insieme tra gli altri a Ray Bradbury, Isaac Asimov, Arthur C. Clarke e Richard Matheson, ha gettato le basi per la cosidetta “Età dell'oro” della fantascienza, cioè gli anni '50.
Come non dimenticare poi Philip K. Dick, autore di alcuni dei romanzi di fantascienza più importanti del secolo scorso e precursore immaginifico di ciò che ora viene considerato scienza. Infatti, la “veggenza” è una peculiarità che solo i più grandi scrittori e protoscrittori del genere, da Jules Verne a H.G. Wells, da Asimov a Sagan, riescono ad avere, misto di profonda conoscenza dei propri tempi, sconfinata fantasia ed enorme lungimiranza.
Concludo con uno sguardo al nostro paese: in Italia vari scrittori si sono cimentati con questo genere e tra i nomi più famosi troviamo Filippo Tommaso Marinetti, Valerio Evangelisti e Stefano Benni, ma c'è da notare che la fantascienza si è diffusa nello Stivale soprattutto grazie a quegli oggetti di culto che sono i libri della collana “Urania” della Mondadori. Nata nel 1952 - il nome si ispira alla musa dell'astronomia-, la collana ha avuto tra i propri curatori nomi del calibro di Fruttero e Lucentini, Giorgio Monicelli (al quale si deve l'invenzione della parola italiana “Fantascienza”, calco del termine inglese “Science Fiction” o “Sci-Fi”) e Giuseppe Lippi.
Ci vediamo quindi per tutto il mese su queste pagine per un viaggio in uno dei generi letterari più sorprendenti e innovativi che la creatività umana abbia ideato.