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Magia Naturalis

Da Marialuisapesce @marialuisapesce
Riallacciandomi all'ultimo articolo in cui, in qualche modo, accennavo al tema della Magia e al modo spontaneo in cui essa si diffonde fra le nuove generazioni, affascinando con simboli e riti, non posso non fare riferimento a come invece essa veniva concepita ad esempio da un grande pensatore e filosofo del passato: Giordano Bruno.Se gli aveste chiesto di insegnarvi qualcosa sull'argomento, vi avrebbe spiegato, tanto per cominciare, che lui usava chiamarla Magia naturalis e che, sempre per come lui la vedeva, essa abbondava nei bambini.Come dargli torto?Conosco piccoli uomini in grado di scivolare in trance naturali e spontanee, di ricordare episodi della loro vita passata con estrema naturalezza, di parlare contemporaneamente piu' lingue: questo perchè in verità i bambini e gli anziani sono quelli più vicini ai luoghi della vita in cui le dimensioni si assottigliano e il velo di Maia si fa più sottile fino quasi a strapparsi.Poi i nostri cuccioli inesorabilmente crescono e si conformano al Primo e al Secondo Mondo (la famiglia, la società) per un processo necessario e inevitabile che assicura la sopravvivenza prima, l'integrazione poi.Ma la Magia Naturalis persiste nella Natura, nell'Energia che permea tutte le cose, in quell'Intelligenza immanente e suprema che per Giordano era Dio.Chi è dunque il Mago?Il Mago è colui che persegue l'evoluzione della sua Anima secondo gli schemi divini, sottoponendosi ad un allenamento costante delle sue facoltà fino ad arrivare ad essere ciò che un uomo può davvero diventare: un individuo con capacità illimitate che riaccende in sè la Luce dell'intelligenza suprema.
Giordano Bruno era famoso per il suo metodo mnemonico tramite il quale insegnava ai suoi studenti ad ampliare a dismisura le loro capacità di ricordare.A tal proposito aveva realizzato anche un mazzo di carte che aveva lo scopo di raccogliere archetipi, simboli figure primordiali, che andavano memorizzate nei minimi particolari per essere così interiorizzate dall'inconscio, in modo da rilasciare gradualmente le loro potenzialità.Era un'Alchimia trasformativa che lavorava sul piombo del'uomo per farne oro.
Giordano Bruno era un uomo di costumi non proprio morigerati, ma anche di grandi ideali filantropici: la libertà di culto, la pace tra popoli di costumi diversi, il libero pensiero.E nonostante fosse conosciuto per il suo esagerare con il vino e per il suo amore per le belle donne, fu l'essere integerrimo che compì il sacrificio finale sul rogo quando capì che, abiurando e tenendo in luogo pubblico, così come gli era stato offerto, un discorso di confutazione di tutte le sue teorie, avrebbe mandato un segnale discordante a tutti i giovani ( e in Europa erano tanti)  che leggevano i suoi libri.Da dove viene allora tanta integrità morale, quella vera, che permette a un uomo di divenire la trasfigurazione di se stesso?Per Giordano Bruno proveniva dalla Magia Naturalis, da quella Alchimia che non era processo di trasformazione dei metalli ma dell'uomo, che era processo di avvicinamento alla Divinità.

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