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Magna e Taser

Creato il 29 agosto 2013 da Albertocapece

TASER il simplicissimusGuardare Letta e pensare scherzi da prete è tutt’uno. E non si può negare che sia un felice interprete della presa per i fondelli dei cittadini a cui si sta dedicando il sistema politico: rinvii, menzogne, collusioni e capolavori di sopravvivenza come quello di ieri in cui si è cancellata l’Imu e si è data vita a una nuova tassa, la Taser che colpirà tutti, non solo i proprietari, travestita da service tax. Così Berlusconi è contento perché può fingere di essere riuscito ad attuare la sua promessa e fingono di essere contenti anche gli altri, nonostante l’evidente iniquità dell’operazione, perché alla fine il senso è questo: invece di far scucire i soldi al 30 % più ricco della popolazione, compresa la moltitudine di palazzinari e grandi proprietari tra cui il Vaticano, adesso tutti, compresi quei 9 milioni di lavoratori in difficoltà, cassintegrati, disoccupati, a part ime obbligato ed esodati, dovranno pagare cifre certamente più alte dell’imu per finanziare in pratica il fiscal compact e quell’anomalo modello di Paese che spende e spande risorse in molte cose purché siano inutili e che rappresentino un buon “ritorno” per amministratori, apparati e politici che le sostengono.

Insomma invece di ricercare un minimo di riequilibrio dentro un Paese che diventa ogni giorno più iniquo, un riequilibrio tra l’altro necessario a dare un filo d’ossigeno all’economia, si fa l’esatto contrario togliendo ai più poveri risorse di pura sopravvivenza e chiedendo ai più abbienti quello che per loro è poco più di un pourboire, per poi prendere il tutto, sottrarlo al mercato nazionale e andarlo a buttare dentro il calderone del fiscal compact. Questo è chiamato rigore. Questa la chiamano austerità. Se posso essere sincero guardare Letta raggiante per essere riuscito a risolvere il miserabile nodo dell’Imu, aver salvato il suo inguardabile governicchio e fiducioso di riuscire anche a darla a bere agli italiani, dava il voltastomaco per la pochezza dello spettacolo.

Tra l’altro siccome la nuova tassa sarà gestita dai Comuni, i criteri dell’ingiustizia saranno variabili e dipenderanno in gran parte dai debiti accumulati dalle amministrazioni, dalla loro efficienza, dalla quantità di “consulenze” e di “contributi” alla politica piuttosto che dai servizi che già oggi si pagano e che continueranno ad essere pagati, come ad esempio i trasporti. L’unico motivo di soddisfazione era che il nuovo balzello aveva aveva un nome perfetto dal punto di vista dei cittadini: Taser infatti indica quegli apparecchi che immobilizzano le persone con una violenta scossa. Ma evidentemente nessuno, dentro al governo che fa dell’anglolalia uno dei meccanismi di ambiguità e di presa in giro, se ne era accorto. Ora dovranno trovare un altro nome con tutto che l’espressione magna e taser era davvero perfetta dal loro punto di vista.


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