I carabinieri non sono riusciti a identificarla, dato che il viso della vittima è completamente sfigurato con l’acido da chi l’ha abbandonata lungo via Sant’Ambrogio, una strada di campagna in una zona tranquilla dove nessuno si era accorto di nulla finchè un operatore ecologico, intorno alle 7, ha notato il suo corpo sull’erba. Anche le mani della giovane, che potrebbe avere tra i venti e i trenta anni, sono come ustionate dalla sostanza corrosiva e hanno ostacolato i rilievi dattiloscopici per risalire alla sua identità.
L’ipotesi prevalente degli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore di Modena Maria Angela Sighicelli, è quella dell’omicidio volontario. La testa della giovane era insanguinata, circostanza che potrebbe far pensare a un colpo ricevuto al capo, mentre non erano presenti a un primo esame altri traumi o ferite sul corpo.
L’unica certezza è che qualcuno abbia voluto sbarazzarsi del corpo della donna, forse già senza vita, raggiungendo una zona lontana da occhi indiscreti. Persino la provenienza della vittima, che in un primo momento sembrava essere asiatica, è incerta, dato che non è stato possibile rilevare i caratteri somatici.
Le indagini partono quindi dai pochissimi elementi a disposizione, dalla giacchetta e dai pantacollant che indossava la donna. Potranno poi aggiungersi gli elementi scientifici raccolti dal Ris dei carabinieri. I residenti della zona, intanto, fanno notare che nel punto in cui è stato trovato il cadavere, zona nota alle coppiette, l’illuminazione è scarsa. E dicono che quella stradina così silenziosa non si prende per caso, ma solo conoscendola.
Oggi verrà effettuata l’autopsia sul cadavere.
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