Ritorna a far parlare di sé Makambako (regione di Njombe), la cittadina del Tanzania sud-orientale che, con i villaggi circostanti, arriva attualmente a contare circa 120 mila residenti e di cui, in Jambo Africa, abbiamo già avuto modo di riferire a proposito del trasferimento in Africa di p.Francesco Bernardi, missionario de La Consolata , proveniente da Torino.
A Makambako , località di recentissima urbanizzazione, arriva infatti gente da tutte le parti del continente,perché attratta da un clima tutto sommato abbastanza gradevole(è un territorio posto su di un altipiano e discretamente collegato con il resto del Paese attraverso una ferrovia ed un'accettabile rete viaria) e da una popolazione decisamente ospitale.
Nonché fa da polo di attrazione per chi arriva la possibilità sopratutto d'impiantare, agevolati dal Governo centrale e dalle autorità locali, attività imprenditoriali d'ogni genere.
Attività certamente modeste ma comunque redditizie per l'economia del posto e utili sopratutto a soddisfare le esigenze immediate dei suoi abitanti.
La buona notizia odierna è invece che Makambako, e cioè le famiglie che vi vivono, e sopratutto i numerosissimi bambini, potrà d'oggi in avanti usufruire di un nuovo e moderno ospedale.
L'ospedale di Makambako si chiama il S.Joseph Ikelu Hospital (dista qualche chilometro fuori città, appunto ad Ikelu)ed ha la capienza di 214 posti letto.
Inoltre è dotato, cosa fondamentale, di una modernissima sala operatoria e di un reparto di pediatria. Quest'ultimo voluto proprio tenendo conto della elevata natalità della zona.
A gestire il nuovo ospedale sono le suore cattoliche de La Consolata di Torino, da tempo in missione in zona,coadiuvate da personale sanitario locale e, periodicamente, da medici volontari, provenienti anche dall'Italia, che sono disponibili a prestare al S.Joseph la propria opera, a titolo gratuito, per un limitato periodo di tempo. Magari durante le ferie.
Auguri, allora, amici di Makambako.
La salute è per tutti un bene prezioso e prevenire, lo sappiamo, è meglio che curare.
Così d'ora in avanti a Makambako ci saranno di sicuro più bambini sorridenti e mamme certamente più serene.
E' questo è "cosa buona".
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)