Prima che io scoprissi la mia affinità con l'Asia, ancora prima che io mi innamorassi dell'Africa, un altro posto nel mondo mi aveva conquistata: le isole greche. Una meta vicina a noi, una destinazione comune a molti, che può sembrare quasi banale, ma che invece può portare anche belle sorprese, perché tra più di 6.000 tra isole e isolette ognuno può trovare la propria isola del cuore.
Perché amo la Grecia è presto detto e facilmente comprensibile (e so che siamo in molti a condividere questo amore): un amore che hai i colori del bianco e dell'azzurro, che sa di sole e di calamari stesi al sole, di storia e di archeologia, fatto di escursioni in barca e terra arida, ma anche vegetazione selvaggia e macchia mediterranea, buona cucina e un buon bicchiere di ouzo (che a me piace tanto).
In vista del mio prossimo viaggetto che tra meno di due settimane mi riporterà in terra di Grecia, a scoprire una nuova isola, ho voluto ripercorrere le puntate della mia love-story con le isole greche. A partire dalla prima isola che ho visitato: Creta.
Creta
La mia prima volta in Grecia è stata nel 2002. La scelta ricadde su una delle isole più conosciute e frequentate dai vacanzieri: Creta. I miei ricordi sono legati a un mare bellissimo, un paesaggio brullo ma selvaggio quanto basta e a un passato glorioso (impossibile andare a Creta e non visitare i resti della città di Cnosso, le più importanti testimonianze della civiltà minoica. Unico neo: l'isola è molto grande e ci vuole tempo: una settimana non basta per visitarla con calma.Cosa mi ha colpito: i suoi spazi immensi, le sue strade lunghissime (che invitano ad andare alla sua scoperta).
Di Tango7174, Wikimedia Commons
Kos
In Grecia ci sono tornata dopo una manciata di anni, nel 2007, scegliendo Kos, nell'arcipelago del Dodecaneso, non lontano dalle coste della Turchia. Il mio amore per la Grecia ha trovato a Kos la sua consacrazione: tra spiagge, siti archeologici e paesaggi selvaggi (non mi sono lasciata sfuggire niente) era nata la voglia di salterellare di isola in isola per vederle tutte.Cosa mi colpito: i numerosi siti archeologici che si trovano ovunque sull'isola, anche nei posti più impensati (come in spiaggia).
Kalymnos
Vicina a Kos, anche l'isola di Calimno è montuosa e brulla e mi ha colpito per il suo mare verde smeraldo, un vero e proprio spettacolo. Le tracce di archeologia non mancano e neanche i riferimenti mitologici (Omero ne parla nell'Iliade). Kalymnos è famosa per le pesca delle spugne (che si trovano in vendita ovunque) e, montagnosa com'è, per l'arrampicata su roccia.Cosa mi ha colpito: la presenza di pochi turisti, il suo mare favoloso.
Nisyros
Sempre nel Dodecaneso, facilmente raggiungibile da Kos. Nisyros è un'isola atipica: piccola, tondeggiante, montuosa e dominata al centro dal vulcano Polyvatis. Il centro dell'isola è Mandraki, poco più di un pugno di casette bianche e vicoli stretti, intorno a spiagge di ciottoli neri.Cosa mi ha colpito: l'atmosfera che si respira. Sarà la presenza del vulcano, sarà il suo aspetto montagnoso, Nisyros è super affascinante.
Alonissos
2009: scelgo Alonissos, isola delle Sporadi, vicina a Skiathos (dove c'è l'aeroporto con la pista più corta che io abbia mai visto). Non è la classica isola greca: è molto verde, le case non sono necessariamente tutte bianche e azzurre. Alonissos è molto tranquilla, non c'è chiasso, non ci sono discoteche, non si va a fare vita notturna. Giunty ad Alonissos ormai ero già cotta: l'amore per la Grecia era ufficiale.Cosa mi ha colpito: i suoi colori. Percorrerla significa colorarsi gli occhi di azzurro e verde.