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Malattie cardiache e cioccolato: good news, ma con saggezza...

Creato il 10 febbraio 2012 da Cribassi

Il cioccolato è ottenuto dai semi della pianta del cacao ed è una combinazione di solidi di cacao, burro di cacao o altri grassi e zucchero. Il cioccolato fondente contiene grassi aggiunti e zucchero, mentre quello bianco è composto principalmente da burro di cacao, zucchero e latte e non contiene solidi di cacao o flavonoidi. Il cacao contiene polifenoli e flavonoidi, in particolare epicatechina, in ragione di 18-24μg/100g nel cioccolato al latte e 52-125 μg/100g nel cioccolato fondente. Il cioccolato contiene anche grassi saturi (60%), grassi monoinsaturi (35%) e acido linoleico (3%).MALATTIE CARDIACHE E CIOCCOLATO: GOOD NEWS, MA CON SAGGEZZA...

La relazione tra consumo di cioccolato/cacao e rischio cardiovascolare e mortalità generale è stata analizzata in vari studi.
Infarto
- uno studio condotto su 4.970 soggetti ha mostrato una ridotta incidenza del rischio cardiovascolare in coloro che consumavano cioccolato ≥5 volte alla settimana;
- un altro studio ha mostrato una riduzione del rischio cardiovascolare pari al 35%, quando il consumo di cioccolato era ≥1 volta alla settimana;
- nella cardiopatia coronarica subclinica, uno studio randomizzato in cieco semplice su 39 uomini ha rilevato un miglioramento della riserva di flusso coronarico in coloro che mangiavano cioccolato fondente ricco di flavonoidi, ma non ha mostrato miglioramenti in coloro che mangiavano cioccolato bianco;
- uno studio ha messo in evidenza l’associazione tra consumo di cioccolato e placche aterosclerotiche calcificate nelle arterie coronariche in 2.217 partecipanti, quando il consumo di cioccolato era di: 1 a 3 volte al mese, una volta alla settimana e ≥2 volte alla settimana;
- rispetto alla mortalità per infarto, è stata osservata una forte associazione inversa tra i pazienti post infartuati che consumavano cioccolato alemo una volta alla settimana; un’associazione similare è stata trovata in uno studio sulle donne in menopausa, dopo 13 anni di follow-up;
- un numero minore di morti collegate a problemi cardiovascolari è stato rilevato anche in uno studio osservazionale in cui i soggetti consumavano cacao come bevanda principale.
Sembra che i benefici del cacao nel rischio cardiovascolare siano dovuti principalmente ai seguenti fattori:
  • azione antiossidante che riduce lo stress ossidativo;
  • miglioramento delle funzioni endoteliali dei vasi sanguigni tramite l’aumento del monossido d’azoto(NO);
  • aumento della concentrazione di calcio libero intracellulare e attivazione dei recettori degli estrogeni endolteliali;
  • miglioramento della funzione vasomotoria;
  • aumento del numero di cellule progenitrici endoteliali, responsabili della riparazione del sistema vascolare danneggiato.

Ipertensione
- in uno studio su pazienti ipertesi con ridotta tolleranza al glucosio si è osservata una riduzione di 3,83mmHg della pressione sistolica e di 3.93mmHg della diastolica in coloro che consumavano cioccolato con alte percentuali di flavoidi, rispetto a coloro che consumavano cioccolato bianco;
- invece, in un altro studio, il consumo di 50g al giorno di cioccolato fondente al 70% non ha dato nessun risultato sui valori pressori;
- infine, una meta-analisi ha concluso che il consumo di cioccolato ha un effetto modesto sia sui valori della pressione sistolica (-3.2 ± 1.9 mmHg) che su quelli della diastolica (-2.0 ± 1.3 mmHg).
Secondo i ricercatori, l’effetto ipotesivo del cacao sarebbe dovuto ad una inibizione dell’enzima di conversione dell’angiotesina e un aumento del monossido d’azoto a livello cellulare.

Ipercolesterolemia

- uno studio basato sul consumo di cioccolato fondente ha mostrato una diminuzione del colesterolo totale (-6.5%) e delle LDL (-7.5%), senza alcun effetto sulle HDL o sui trigliceridi.
- un altro studio ha rilevato anche un aumento del colesterolo HDL;
- una meta-analisi ha concluso che il consumo di cioccolato per un breve periodo è in grado di abbassare il colesterolo LDL di 5.87 mg/dL e il colesterolo totale di 5.82 mg/dL, ma che ciò dipendeva molto dalla quantità di cacao consumata e dallo stato di salute dei pazienti (nessun effetto è stato osservato in partecipanti sani);
- una seconda meta-analisi ha mostrato che il cioccolato fondente era associato a una riduzione delle LDL (-5.90 mg/dL ) e del colesterolo totale (-6.23 mg/dL), ma non ad un aumento del colesterolo HDL o dei TG.
Insulinoresistenza
- dopo il consumo di cioccolato fondente ricco di flavonoidi, alcuni studi hanno mostrato una riduzione dell’insulinoresistenza, una maggiore sensibilità all’insulina e una migliorata funzione delle cellule beta. In confronto, il cioccolato bianco non ha prodotto effetti positivi apprezzabili.
Aggregazione piastrinica
- in uno studio umano, il consumo di 100g di cioccolato fondente ha prodotto una significativa riduzione dell’aggregazione piastrinica.
In generale, la letteratura esistente mostra che il cacao può avere degli effetti positivi nel rischio cardiovascolare. Tuttavia, considerato che gli studi mostrano diversi limiti (spesso di breve durata, mancanza di chiare indicazioni del tipo o della quantità di cioccolato utilizzato, contenuto di polifenolo spesso non dichiarato) è difficile trarre una conclusione definitiva.

Bibliografia
- Khawaja O, Gaziano JM, Djoussé L. Chocolate and coronary heart disease: a systematic review.Curr Atheroscler Rep.2011 Sep 6;

fonte: http://www.dottorperuginibilli.it/index.php/component/content/article/53-prima-pagina/501-cioccolato-e-patologie-cardiovascolari
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