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Maldamore: recensione della commedia sull’amore che non conosciamo

Creato il 10 marzo 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

10 marzo 2014 • Recensioni Film, Vetrina Cinema •

Il giudizio di Mara Telandro

Summary:

Maldamore è una commedia italiana sull’amore in quanto forza ingovernabile ed inafferrabile che può solo essere assecondata e difficilmente compresa…

Due coppie di amici si incontrano una sera per festeggiare la bimba piccola di Veronica (Ambra Angiolini; Mai Stati Uniti, Immaturi) e Marco (Luca Zingaretti; La Kryptonite nella borsa, Montalbano) quando si verifica una situazione paradossale: i due mariti parlano di come hanno tradito le proprie mogli proprio davanti all’interfono che le due donne hanno appena acceso. Le conseguenze saranno esplosive…

Diretto e sceneggiato da Angelo Longoni (Caccia alle mosche, Uomini senza donne, Caravaggio), Maldamore è un film che unisce comicità ad amarezza portando il pubblico a scoprire che l’amore è fatto di compromessi, segreti e tradimenti. Insomma l’amore è in assoluto il motivo di contraddizione maggiore nella vita quotidiana di tutti noi. “Il tradimento, se lo subiamo, ha una valenza ben diversa dal farlo subire alla persona amata. Se noi siamo i traditori tendiamo a sminuirlo, a circoscriverlo ad un momento, a banalizzarlo o a giustificarlo. Ma se noi siamo i traditi il mondo intero ci precipita addosso, ci sentiamo di non valere più nulla, non solo per la persona amata, ma in assoluto per tutti.”

Possiamo certamente sostenere che Maldamore è un progetto apprezzabile nel panorama, spesso scontato, del cinema italiano. Zingaretti, Angiolini, Boni e Ranieri ci presentano una recitazione fin troppo ostentata e quasi artificiale, chiaramente, però, dettata da un disegno registico. Ciò che si può davvero apprezzare di Maldamore è la dichiarazione senza vergogna dei difetti umani. Incredibilmente in una pellicola italiana, tutti i personaggi hanno enormi difetti e, da non crederci, nessuno può farci proprio niente.

Zingaretti Maldamore

Zingaretti è il traditore seriale

Interessante l’interpretazione di Zingaretti, in un primo momento difficile da identificare nel piacione fedifrago. Lo sconosciuto ragazzo seduttore (Eugenio Franceschini) copre bene la parte con un volto fresco e assolutamente appropriato. Il cameo di Claudia Gerini rende poi tutto più vero: una commedia che si prende in giro, con un po’ di serietà. Serietà sottolineata anche dalle musiche di Cammariere, come a dire che, in fondo, sì, stiamo guardando dei personaggi orribili, sì si ride, ma sì…questa è proprio la vita di tutti i giorni, questa è la vita di tutti. O no?

…soltanto l’amante può giurare e avere il perdono dagli dei, se trasgredisce un giuramento: dicono infatti che un giuramento d’amore non ha valore.” – Platone “Simposio”

Maldamore: dal 13 marzo al cinema.

Di Mara Telandro per Oggialcinema.net

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