A quel che si apprende dalle ultime agenzie-stampa ,in Mali, il presidente Amadou Tourani Toure è stato ufficialmente deposto dai militari, che si sono ribellati.
Ora pare che l'uomo, in buone condizioni fisiche, si trovi in un luogo segreto.
Tutto è precipitato, come è noto, la scorsa notte quando i militari governativi si sono ribellati alle condizioni cui erano ,da troppo tempo, sottoposti nel dover affrontare i ribelli del Mnla, che combattono per l'indipendenza dell'Azawad, un territorio a nord del Paese, ai confini con il Niger.
Condizioni, a loro dire, pessime per quanto riguarda armi ed equipaggiamento in generale.
Im possessatisi della TV di Stato, in piena notte, hanno dichiarato deposto il Presidente, sospesa la Costituzione e richiesto, in tempi brevissimi, le nuove elezioni.
Le accuse mosse al capo di Stato sono state quelle d'incapacità a gestire la complessa situazione politico-militare del momento.
I sostenitori, invece, di Amadou Toumani Toure dicono di lui e della sua gestione politica del Mali tutto il bene possibile, valutando il Paese una vera oasi democratica in quel contesto, ovviamente in rapporto agli Stati confinanti.
L'Unione Europea ha espresso condanna per l'accaduto e parimenti hanno fatto gli USA di Obama.
La Francia piuttosto si è mostrata estremamente cauta nel dare la propria valutazione dei fatti.
Vedremo, nelle prossime ore, come evolverà la situazione.
Intanto c'è il coprifuoco nelle strade e la gente comune, quella che non è riuscita a riparare all'estero, sta vivendo veramente momenti di estremo disagio, di paura e di pericolo.
E questo nella capitale, Bamako, come nelle altre cittadine e persino nei villaggi rurali.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)