Magazine Società

Mamma,dammi cento lire+

Creato il 04 maggio 2011 da Gianpaolotorres

Mamma,dammi cento lire+

Pronti???+ Varo della motonave Principessa Jolanda+1907

++

Mamma,dammi cento lire+
Viaaaa..è partita…ma per dove?

+++

Mamma,dammi cento lire+

Atterraggio..in acqua o sbandamento?

+++

+Mamma dammi cento lire.. +

Niente da dire.

Veramente un bell’inizio… il 22 settembre 1907 quando in America,nord e sud,si poteva andare solo via mare e c’era il rischio di lasciarci la pelle già durante la traversata,anche senza i soliti scafisti.

Ecco questa esclusiva trovata per caso girando sul web.*

Ma sì,bello ed  incoraggiante sapere che la “Principessa Jolanda” già da nuova fece questo botto entrando in mare.

Era destinata alle rotte per il Sud-America,interni lussuosissimi,e grande campagna pubblicitaria esaltandone le qualità nautiche.

Poteva caricare sino a 1500 passeggeri.

Ma la sfortuna volle che non solcasse mai gli oceani.

Finì come vedete,rovesciata su di un fianco a poche centinaia di metri dalla riva,ma dovette essere praticamente rivenduta al ferrovecchi.

Non si potè più recuperare.

L’anno dopo,il 1908, ne vararono la gemella,che era già in lavoro.Con i dovuti timori.

La Principessa Mafalda.

Non accadde nulla,il varo andò bene.

Rappresentava l’orgoglio degli armatori che la fecero andare una volta a New York nel 1914, fu poi requisita  per ragioni logistiche durante la Grande guerra ed infine adibita alla rotta Genova-Buenos Aires con scali a Rio de Janeiro e Santos.

Il 11 ottobre 1927,era partita da Genova ed era ormai nei pressi del Brasile,quando un’elica si staccò facendo un buco a poppa.

Il resto appartiene alla storia ed alle assicurazioni,ma ci lasciarono la vita tra le 300 e le 600 persone,di preciso non si sà.

La nave si inabissò.

Forse, tra i passeggeri, c’erano ricchi uomini d’affari col sigaro ed amanti in incognito,famiglie benestanti sud-americane che tornavano da una visita in Europa,ed in terza classe, 1200  posti, che sicuramente alloggiavano anche dei migranti.

Di certo, qualcuno di loro aveva sentito parlare dell’America da un parente,da un compaesano,da un amico, ed andava anche lui a cercar fortuna.

Quella fortuna che li avrebbe tolti dalla miseria che avevamo anche a casa nostra.

I popoli emigrano da sempre in cerca di cibo,di terre più fertili da coltivare o a motivo di eventi calamitosi dove hanno perso tutto.

Anche le guerre le considero calamità,ma non naturali.

Non c’è proprio da stupirsi,anzi restano da ammirare la volontà ed il disprezzo della paura, di fronte all’ignoto, da parte di chi si mette in viaggio con la famiglia avendo solo la speranza per bagaglio.

In quanto al tipo di accoglienza, ricevuta ed offerta,bisognerebbe anche “vedere” in base al comportamento del singolo, e non al pregiudizio.

In fondo non è poi così bello… viaggiare per…lavoro…e neppure lasciare..la propria terra.

Soli o in compagnia.A meno che non si abbia vent’anni ed un po’ di incoscienza.

A quell’età va tutto bene.

+++

Per le fotografie:

www.raffaelestaiano.com/un_varo_sfortunato.html – 29k

Per i fatti:

http://it.wikipedia.org/wiki/Principessa_Jolanda_(piroscafo)

+++

fine



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :