Il giudizio di Marco GoiSummary:
Man Seeking Woman è una delle sorprese tv più piacevoli degli ultimi mesi. In mezzo a tante sitcom capaci di ottenere risate soltanto da quelle registrate, questa nuova serie trasmessa negli Usa dal piccolo network FXX con la sua comicità caustica rappresenta una vera boccata d’aria fresca. Si può accusare Man Seeking Woman di essere troppo volgare o estrema, e in alcuni momenti forse lo è per davvero, ma non che manchi di originalità. Se dopo il primo episodio manifestavamo qualche perplessità sul fatto che la serie si potesse essere giocata le sue idee più strambe all’inizio beh, sbagliavamo. A ogni puntata successiva l’autore Simon Rich, che ha tratto il telefilm dal suo libro The Last Girlfriend on Earth, e gli altri sceneggiatori hanno saputo tirare fuori un sacco di altri spunti tanto assurdi, quanto divertenti. Basti solo il quinto fenomenale episodio “Sizzurp”, in cui compaiono come guest star Cupido e un esilarante mostro gigante giapponese di nome Tanaka.
A prima vista può apparire che le trovate degli autori, a volte folli, spesso geniali, siano un po’ fini a se stesse. Un gioco a inventarsi la situazione più pazzesca possibile e basta. In realtà dietro a Man Seeking Woman c’è un disegno preciso. La serie appare quasi come una dichiarazione politica, un inno alla “singletudine” e uno sberleffo continuo alle normali convenzioni sociali, in particolare ai rapporti di coppia. Si prenda l’ottavo episodio intitolato “Branzino”, in cui il protagonista Josh (Jay Baruchel) stringe una relazione sempre più stretta con la sua ragazza di turno; i due cominciano a fare tutto insieme, al punto da decidere di unire fisicamente i loro corpi con un’operazione chirurgica. È solo un esempio di come la serie tenda a riflettere delle situazioni che possiamo tranquillamente osservare nella vita di tutti i giorni, come appunto quella di una coppia che fa tutto insieme, sebbene poi certo le presenti sotto una forma parecchio estremizzata.
Nel suo essere grottesco, Man Seeking Woman riesce a parlare della difficoltà nell’avere relazioni durature nel mondo di oggi. In questo senso è una serie che fa un po’ il paio con Hello Ladies, la serie di e con Stephen Merchant trasmessa da HBO per una sola stagione e poi conclusasi con un film tv, che ribaltava quanto mostrato fino ad allora e si chiudeva – ATTENZIONE SPOILER – con il solito happy ending romantico. Nonostante gli ascolti non troppo fenomenali, Man Seeking Woman per fortuna è invece stata rinnovata per una seconda stagione, prevista il 2016. Speriamo che non ceda anch’essa ai sentimentalismi e continui a confermarsi così: cattiva, estrema, assurda, anarchica e, soprattutto, geniale.
di Marco Goi per Oggialcinema.net
Man Seeking Woman, la serie inno alla singletudine ultima modifica: 2015-03-30T10:55:26+00:00 da Marco Goi