Lo svedese Peter Hanson si è imposto con 266 colpi (66 66 67 67, -14) nel KLM Open, svoltosi sul tracciato dell’Hilversumsche GC (par 70), a Hilversum in Olanda. Il 35enne di Svedala, che farà parte del team europeo alla prossima Ryder Cup (Medinah CC, Illinois, 28-30 settembre), ha realizzato un eagle sull’ultima buca (parziale di 67, -3) con il quale ha messo fuori gioco lo spagnolo Pablo Larrazabal (268, -12), che lo affiancava dopo 17 buche, e lo scozzese Richie Ramsay, che ha guadagnato la seconda posizione pari merito con un birdie a chiudere.
E’ terminato al 17° posto Lorenzo Gagli con 274 (69 67 67 71, -6) e il rammarico di due colpi persi in extremis che gli sono costati una decina di posizioni e parecchi euro, indubbiamente preziosi per la money list. Al 46° con 280 (70 70 70 70, par) Federico Colombo, e al 58° con 282 (71 69 68 74, +2) Matteo Manassero. A ridosso dei tre protagonisti del torneo lo scozzese Scott Jamieson, quarto con 269 (-11), lo svedese Henrik Stenson, l’inglese Graeme Storm e lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, quinti con 271 (-9), e il belga Nicolas Colsaerts, anch’egli nella formazione di Ryder Cup, ottavo con 272 (-8) in compagnia del francese Gregory Bourdy, del danese Anders Hansen e del sudafricano Richard Sterne. Il terzo giocatore di Ryder Cup presente, il tedesco Martin Kaymer, è apparso piuttosto alterno (21° con 275, -5).
Gagli è andato in altalena, ma a due buche dal termine era tra i top ten con quattro birdie e tre bogey, poi sono arrivati i due svarioni in chiusura per il 71 (+1). Colombo è stato di una regolarità sconcertante con quattro giri nel 70 del par, l’ultimo siglato con cinque birdie, tre bogey e un doppio bogey. Giornata grigia per Manassero che ha segnato il suo parziale più alto (74, +4) con un eagle, due birdie e otto bogey dei quali sette sulle prime 11 buche. E’ uscito al taglio Andrea Pavan, 120° con 145 (70 75, +5). Hanson, per il quinto titolo nell’European Tour dove non vinceva dal 2010, ha ricevuto un assegno di 300.000 euro su un montepremi di 1.800.000 euro. Manassero., che non sta attraversando un momento di forma eccezionale, è atteso al pronto riscatto, da giovedì, nel BMW Italian Open sul percorso del club per il quale veste la casacca sociale, il Royal Park I Roveri di Fiano Torinese.
CHALLENGE TOUR: IN RUSSIA VINCE IL FRANCESE KALEKA CHE SORPASSA TADINI (2°) NEL FINALE – Il piemontese Alessandro Tadini si è classificato al secondo posto con 282 colpi (67 69 73 73, -6), alla pari con il cileno Mark Tullo, nel M2M Russian Challenge Cup (Challenge Tour), disputato al Tseleevo Golf & Polo Club (par 72) a Mosca, in Russia. Ha ottenuto il secondo titolo nel circuito il 25enne francese Alexandre Kaleka (281 – 69 71 71 70, -7) che ha prevalso di un colpo in un giro finale ricco di emozioni. Al quarto posto con 283 (-5) lo scozzese Chris Doak e i danesi Joachim B. Hansen e Morten Orum Madsen, al settimo con 284 (-4) lo spagnolo Agustin Domingo. Hanno recuperato nel turno conclusivo Matteo Delpodio, da 21° a 17° con 289 (69 69 79 72, +1), e Andrea Perrino, da 42° a 22° con 291 (75 73 72 71, +3), è rimasto praticamente stabile Nino Bertasio, 45° con 296 (72 75 73 76, +8), ed è sceso Marco Crespi, 56° con 298 (66 77 75 80, +10).
Tadini, leader alla partenza con due colpi di margine su quattro concorrenti tra i quali Kaleka, ha mantenuto la vetta con due birdie nelle prime dieci buche, mentre alle sue spalle teneva il ritmo solo il francese. Dalla 11ª il piemontese ha perso il feeling con il gioco e sono arrivati cinque bogey, insieme a due birdie che non sono stati sufficienti per impedire a Kaleka di vincere. Il transalpino ha rischiato molto con un doppio bogey alla 15ª, ma Tadini si è fatto riprendere con il suo quarto bogey alla 16ª, ha contenuto il passo del francese che ha segnato il quarto birdie di giornata ala 17ª, ma gli ha lasciato via libera con un altro errore sull’ultimo green. Ha anche dovuto condividere la seconda piazza con Tullo, rinvenuto con un birdie. A Kaleka sono andati 32.000 euro su un montepremi è di 200.000 euro. Del podio, torinese, ha concluso con un 72 (par) frutto di due birdie e due bogey; nel 71 (-1) di Perrino tre birdie e due bogey; nel 76 (+4) di Bertasio due birdie e sei bogey; nell’80 (+8) di Crespi sei bogey e un doppio bogey.
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