Correva l’anno 2010 e la Manfont, fondata da Manfredi Toraldo, fu una delle prime case editrici italiane a raccogliere la sfida del fumetto digitale e a pubblicare direttamente prodotti a fumetti sulla piattaforma iOS di Apple. Sia prodotti originali che riproposizioni di fumetti analogici come il Lazarus Ledd di Ade Capone.
Nel 2013 la Manfont si è reinventata, andando incontro a una sorta di downgrade e tornando a pubblicare volumi a fumetti esclusivamente in edizione cartacea.
Abbiamo parlato di tutto ciò con Manfredi Toraldo, Luca Baino e Marco Ventura, dei quali riportiamo di seguito alcuni cenni biografici, prima di lasciare spazio all’intervista.
Manfredi Toraldo: detto MANf, è sceneggiatore, letterista e art director, nonché insegnante di sceneggiatura alla Scuola Internazionale di Comics Di Torino. Esordisce nel fumetto a 17 anni con l’autoproduzione 2700.
Quindi con le edizioni Lo Scarabeo, ideando numerosi mazzi di Tarocchi e la prima miniserie di Arcana Mater. Nel 2005, con Sandro Pizziolo, crea il fumetto Halloween School, per le edizioni GES. Nel 2006, per la FreeBooks 3200, e scrive per La banda di Net sull’omonima rivista. Tra 2007 e 2010 collabora con 001, Walt Disney, Andamar, Renoir, Lo Scarabeo e pubblica due serie bimestrali sulla rivista Clubba. Attualmente è art director delle edizioni Allagalla. Realizza, ogni anno, l’albo omaggio, a Lucca Comics & Games per la Pediatria di Lucca.
Nel 2010 ha fondato la casa editrice ManFont. Dal 2013 è sceneggiatore di Nathan Never per la Sergio Bonelli Editore.
Luca Baino: Editor in chief per la ManFont. Dal 2010 al 2012 ha insegnato sceneggiatura alla Scuola di Fumetto e Illustrazione di Bra e scrittura creativa all’UTEA di Asti. Ha pubblicato Diario di un viaggio in Sudan (EMI 2011), Il Caso Calvi – Sotto il ponte dei frati neri (BeccoGiallo 2012) ed Esso – L’ultimo fumettista libero (ManFont 2013). Dal 2013 è sceneggiatore di Nathan Never per la Sergio Bonelli Editore.
Marco “Daeron” Ventura: Addetto stampa, blogger & autore presso la Manfont. Curatore della collana MDV per la stessa ManFont. Fondatore dell’etichetta indipendente MDV Autoproduzioni. Sceneggiatore delle serie Norby, Le Cronache di Gorlond e Shadows, del volume Milite Ignoto e per la Diego Comics Publishing ltd della collana fantasy demenziale Diego’s Parody. Sceneggiatore di due episodi (“La Leggenda del Dagdaril” e “Quando l’amore non basta”) delle avventure di Bren Gattonero, edito da Crazy Camper. Autore dei webcomic Manfont Prot il Goblin e Le Avventure di Anna e Little Norby. Grafico, letterista, docente di storia e linguaggio del fumetto presso il Liceo Classico C. Cavour di Torino.
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Arcana Mater – tavola di David Messina
In Italia Manfont è stata una delle case editrici pioniere nella proposizione di fumetti su piattaforma digitale. Che cosa ha funzionato e cosa meno di quell’esperienza? Forse i tempi non erano ancora maturi rispetto alla diffusione digitale che il fumetto ha oggi?
MANFREDI TORALDO: Ciao David, e grazie per l’intervista.
Sì, con la ManFont, nel 2010 siamo stati pionieri del mercato digitale. L’inizio è stato promettente, sia per l’interesse generato, sia per le vendite. Ma è seguito un rapido crollo, nel corso dell’anno successivo che ha dovuto necessariamente ridimensionare le nostre aspettative. Le dinamiche del mercato digitale sono ancora in formazione e ogni previsione è soggetta a infinite variabili. Inoltre i vari sistemi di device modificano la propria programmazione, a volte in maniera totale, per cui il lavoro di programmazione per restare aggiornati è snervante. Personalmente, ci tengo a sottolineare che i tempi non sono ancora maturi, tutt’oggi. Mi spiego: l’editoria digitale può essere una branca secondaria di una casa editrice, che affianchi la produzione cartacea. Ma è un investimento d’immagine e servizio, non mirato a portare un reale guadagno monetario. Questo, per lo meno, per quanto riguarda l’editoria d’intrattenimento. Non a caso, dal 2012 la gente ha diminuito o cessato la produzione digitale. Vista la fine fatta da noi pionieri, nessuno ha seguito seriamente le nostre tracce. E a ragion veduta.
Qual è stata la motivazione principale che vi ha spinto a questa sorta di downgrade, cioè a ritornare a essere casa editrice tradizionale che propone fumetti cartacei?
LUCA BAINO: La motivazione principale è che, il cartaceo, sebbene richieda un maggiore investimento monetario iniziale, può dare più soddisfazioni, sia in termini economici, che di visibilità. Non a caso, tutti i vari “autori fenomeno” del web nascono nella rete, acquisiscono consensi con materiale gratuito on-line e arrivano su carta. Volendo semplificare, gli autori, esordienti e professionisti, considerano il digitale come un trampolino per arrivare al cartaceo. Il mercato sta cambiando, ma non nella direzione che avevamo ipotizzato nel 2010.
Esso – variant cover di Roberto Recchioni
Siete ripartiti, come casa editrice, dalla scorsa Lucca Comics. Con quale prodotto siete tornati in pista e com’è stata l’accoglienza del pubblico?
MARCO VENTURA: Abbiamo avuto un doppio lancio. In primis la riedizione della prima stagione di Arcana Mater, un fumetto fantasy uscito a episodi tra il 2001 e il 2002. Creato da Manfredi Toraldo e David Messina, illustrato da gente del calibro di Federica Manfredi e Fabio Mantovani. E, per questa prima stagione, abbiamo offerto anche una cover variant di Sara Pichelli, unita a un calendario firmato dal gruppo delle Truckers, le bravissime e famose ragazze romane con cui torneremo a lavorare in futuro. Ad affiancare Arcana, un progetto totalmente nuovo: Esso, l’ultimo Fumettista, una storia comica che vuole prendere di mira il fumettomondo italiano, nato come parodia di Asso, di Roberto Recchioni, ma che poi ha trovato una sua nuova dimensione. A Roberto la storia è piaciuta così tanto che ci ha persino regalato una cover variant per il fumetto!
Esso è stato ideato e scritto da un team di autori ManFont: Luca Amerio, Luca Baino e Camillo Bosco, con la supervisione ed editing di Manfredi Toraldo, creatore anch’egli dell’idea originale. La parte grafica è stata curata da Giorgio Abou Mrad, ai disegni nel suo esordio come autore, e da Alessandro Alessi Anghini, aiuto nelle chine e colorista della copertina. In generale i due lavori sono piaciuti parecchio al pubblico. E anche le vendite sono state più che soddisfacenti, considerando che nel mondo cartaceo siamo appena nati, che era la nostra prima Lucca e che, evidenzio con pennarello rosa shocking, abbiamo appena iniziato a farci conoscere. Se così non fosse stato, sarebbe inutile continuare. Lucca è stata un banco di prova piuttosto importante, che ci ha fatto capire di essere sulla strada giusta.
Arcana Mater – variant cover di Sara Pichelli
Potete anticiparci quali saranno le serie protagoniste del rilancio Manfont e gli autori che le cureranno?
MV: Ma certo che possiamo! E preparati, perché bolle parecchia roba in pentola. L’universo di Esso è parte centrale del progetto. È un brand totalmente nuovo e comprenderà un webcomic gratuito che vedrà la luce già nella primavera 2014. S’intitolerà B4Esso e costituirà una sorta di prequel a strisce settimanali. Esso 2 vedrà la luce nel 2015. E, se riusciamo… ci sarà altro ancora. Ma ne parleremo a tempo debito. Il team di lavoro sarà sempre lo stesso del primo episodio, io sarò in aggiunta ai testi.
Arcana Mater seguirà uno sviluppo insolito, invece. La seconda stagione non vedrà la luce prima del 2015, ma per il 2014 c’è una cosa interessante e di cui vorremmo parlare. Arcana Mater diventerà, in parte, un progetto open source. Che cosa vuole dire? Drizzate le antenne autori e disegnatori all’ascolto: significa che potrete usare tranquillamente le ambientazioni viste nella prima stagione per realizzare le vostre storie, con vostri personaggi. Storie che potrete realizzare per vostro esercizio e diletto, o spedire a noi se vorrete vederle pubblicare sui nostri canali. Come più preferite!
Vogliamo che il grande universo di Arcana Mater sia il più possibile raggiungibile ed espandibile… e questa è l’idea. Stiamo mettendo a punto i dettagli che pubblicheremo il mese prossimo. E magari ci piacerebbe avere di nuovo occasione di parlare con voi di questo progetto open source.
Terza cosa, un altro progetto di Manfredi Toraldo: Agenzia investigativa Carlo Lorenzini. Si tratta di una storia uscita inizialmente per la ManFont digitale e che ora approderà su carta con numerose aggiunte. Carlo Lorenzini è un investigatore che si occupa di tenere a bada i personaggi della letteratura che hanno preso vita e che vanno a spasso (spesso causando non pochi problemi) per il mondo. E lo stesso Carlo non è altri che un personaggio della letteratura, che ha preso il nome dal suo creatore: Pinocchio.
Per Lucca 2014 è in lavorazione un volume integrale che contenga la prima stagione (vista su iPad) e la seconda (inedita). Ai testi Manfredi Toraldo e Luca Baino e ai disegni vari autori esordienti di cui vi parleremo.
Infine, arriviamo a qualcosa che mi tocca particolarmente da vicino. Curerò due serie per la ManFont che sono Le Cronache di Gorlond e Norby. Entrambe hanno esordito come autoproduzioni in questi anni ed entrambe hanno avuto un buon riscontro.
Le Cronache di Gorlond sono un’ambientazione fantasy demenziale creata da me e dal disegnatore e colorista Alessandro Alessi Anghini, che dà origine a varie serie di strip comiche. Da lunedì 20 gennaio è iniziata, come web comic gratuito, la prima stagione di Prot il Goblin, un ciclo di strip che ha come protagonista i più sfigati cattivi dell’universo fantasy! Sarà un appuntamento settimanale che vi terrà compagnia fino all’estate.
E arriviamo a Norby, il gattone nero che fa strage di cuori tra lettrici e bambini! Insieme alla ManFont ristamperemo i primi due episodi (Norberto Cuor di Gattone e Il Buono, il Gatto, la Cattiva) e lo speciale uscito a Lucca 2013 (Le Origini del Micio) in un unico volume che uscirà in primavera. Questo perché tutti e tre i volumi originali sono quasi esauriti. Mentre stiamo lavorando al terzo episodio della serie (anche questo in uscita per Lucca 2014) proporremo nuove strips online che avranno per protagonista Little Norby, ovvero il nostro eroe da cucciolo, che tanto è piaciuto nello speciale. Ci sembrava doveroso allora continuare a farlo scorrazzare nel web, più dispettoso che mai, in questi mini episodi per gattofili! Le strip saranno quindicinali e partiranno da febbraio. Ai testi il sottoscritto, alle matite Jessica Ferrero, ai colori Massimo Cavenaghi e Liana Recchione (quest’ultima, autrice anche delle copertine).
Bene, per il 2014 siamo a posto direi!
MT: Aggiungo che stiamo anche curando una collaborazione con altre realtà di autoproduzione italiane, con un progetto importante che sveleremo tra breve tempo. Sarà una rete di collaborazioni che mostrerà il potenziale di gruppi d’eccellenza che decidono di collaborare, invece che farsi guerra come troppo spesso capita qui in Italia.
Continuerete a proporre un mix di nuovi personaggi e personaggi già esistenti, come avevate iniziato a fare con la riproposizione in digitale delle avventure di Lazarus Ledd, o vi concentrerete soltanto su nuove storie e nuovi personaggi?
LB: Ci concentreremo principalmente su materiale nuovo, partendo magari da personaggi nostri già esistenti. L’idea che c’è dietro a questa ManFont “analogica” è quella di proporre materiale di qualità da autori emergenti, quando c’è la possibilità di dar loro spazio e di autori già noti, se qualcuno sarà interessato a lavorare con noi. La redazione ManFont è composta principalmente da autori, per cui vogliamo capire dove possiamo arrivare con le nostre idee. Vogliamo essere diversi, in questo, rispetto alla grande maggioranza degli editori: aiutare l’autore senza opprimerlo.
Da poco ha esordito il nuovo sito della casa editrice: i vostri prodotti saranno acquistabili solo tramite lo shop on line o anche in fumetteria e libreria?
MV: Lo shop online è il punto di partenza principale. Siamo nel 2014, l’e-commerce dovrebbe essere la norma, e saremo anche su Amazon, appena i ragazzi di Seattle ci daranno l’ok. Tuttavia stiamo cercando di imbastire una rete di fumetterie amiche/convenzionate che vogliano vendere i nostri prodotti. Alcune, specialmente nel torinese, sono già rifornite in tal senso. Stiamo creando anche una rete di riferimento romana, con l’aiuto dei ragazzi della Villain Comics, che ringraziamo di cuore.
Come casa editrice quanto ritenete importante la vostra presenza sul web? Vi concentrate solo sul sito o darete spazio anche all’esperienza dei social networks?
MV: Parafrasando la risposta precedente: siamo nel 2014, l’uso dei social network dovrebbe essere la norma! Stiamo già da un anno usando Facebook e twitter, che ci hanno permesso di creare un bellissimo dialogo con i nostri primi lettori e, ne siamo certi, anche con i lettori che verranno. L’idea di pubblicare ben tre web comics (Prot il Goblin, Little Norby e B4Esso) sui social fa capire quanto ci teniamo alla questione! Ma stiamo anche sperimentando YouTube, come ben sa chi ha visto i vari video sul canale di Esso.
E rispondiamo a chiunque ci contatti. Da non credere!
B4 Esso – strip inedita
L’esperienza digitale di Manfont può essere definita come chiusa oppure i nuovi prodotti che lancerete saranno trasposti anche sul formato digitale?
LB: Tutto è possibile, ma, al massimo si tratterebbe di realizzare le versioni digitali dei volumi cartacei. Ma non è una priorità e, al momento, non abbiamo nulla in cantiere in tal senso.
Ragazzi, grazie per la bella intervista!
Intervista effettuata via email e conclusa il 24/03/2014
Sito web: www.manfont.org
Facebook: facebook.com/manfontcomics
Twitter: @manfontcomics
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