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Manfredo e la trivella: fermiamo le ricerche di idrocarburi in Emilia Romagna

Creato il 13 marzo 2013 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
Manfredo trivella: fermiamo ricerche idrocarburi Emilia Romagna


Sull'argomento delle ricerche di idrocarburi in Emilia Romagna, ma anche in altre parti del territorio nazionale, abbiamo dedicato più articoli su questo blog. Nel dicembre 2011 la Giunta Comunale del Comune di Fidenza si era espressa in merito all'istanza di permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in un area che comprende parte del Comune di Fidenza, dei comuni del parmense di Salsomaggiore e Busseto, e di altri comuni nel piacentino. Ma il problema permane sia nella nostra zona che in altre zone della provincia.
Il nostro Manfredo Pedroni, consigliere provinciale di minoranza, questa volta interviene formulando una interrogazione sul progetto di trivellazioni nell'area di alcuni comuni parmensi (Sorbolo, Torrile, Mezzani, Parma e Colorno). La lettura attenta delle ragioni che hanno portato Manfredo Pedroni alla formulazione dell'interrogazione può permetterci di capire come la cosa ci possa interessare e che il contrasto di iniziative come queste rivesta carattere generale non circoscrivibile al territorio interessato dal progetto. 

Vedi anche:voceliberafidenza.parma-trivellazioni-cinque-stelle

Manfredo e la trivella: fermiamo le ricerche di idrocarburi in Emilia Romagna

interrogazione:

 ”PROGETTO TRIVELLAZIONI AREA SORBOLO“

Manfredo trivella: fermiamo ricerche idrocarburi Emilia Romagna
        Parma , 08 marzo ’13 Al  Presidente dell’ Amministrazione Provinciale di PARMA Dott. Vincenzo Bernazzoli  All’Assessore Alla Difesa del Suolo Dott. Ugo Danni INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA Oggetto: “ PROGETTO  TRIVELLAZIONI  AREA  “ SORBOLO “ ”
Il sottoscritto consigliere Provinciale Manfredo Pedroni;
PREMESSO CHE la Provincia di Reggio Emilia, l’Unione Comuni Bassa Reggiana, assieme al Coordinamento “ No TRIV “, hanno organizzato, il quattro marzo u.s., una assemblea pubblica  di informazione e dibattito nel Comune di Gualtieri dal titolo: “ Trivellazioni nella bassa? Petrolio e stoccaggi gas sotterranei, alternative energetiche pulite, di tutti quali valutazioni?
RISCONTRATI A)   la presenza in tale progetto   dei comuni Reggiani: “Poviglio, Gualtieri, Castelnuovo Sotto, Novellara, Brescello, Guastalla, Boretto, Cadelbosco Sopra Gattatico, Bagnolo in Piano” e cinque comuni della Provincia di Parma: “Sorbolo, Torrile, Mezzani, Parma e Colorno; territorio densamente popolato,  depositario di peculiari caratteristiche idro-geologiche, enogastronomiche, paesaggistiche, storico-culturali ed artistiche di importanza nazionale e internazionale;
B)   la reazione compatta dei sindaci della bassa reggiana partecipanti all’assemblea sopra citata, che hanno affermato la loro contrarietà a qualsiasi tipo di trivellazioni dei loro comuni;
C)   l’impegno assunto nella predetta Assemblea dell’Assessore Provinciale di Reggio Emilia Dott. Mirko Tutino per far “invertire la rotta” a tutela degli interessi dei cittadini, coinvolgendo la Regione, che ha concesso l’autorizzazione alle perforazioni;
PREOCCUPATO a)   del silenzio “assenso” ( a pensar male spesso ci si prende…) dell’Amministrazione Provinciale di Parma;
b)   dalla totale assenza di pubblicità del fatto, probabilmente per evitare che i nostri vengono informati e nascono polemiche;
c)   della mancata valutazione approfondita del “rischio sismico” (vedi terremoto del gennaio 2012) nei suddetti Comuni interessati dal progetto di installare impianti petroliferi e oleodotti per il trasporto del greggio eventualmente estratto,
d)   per l’ennesimo consumo di territorio agricolo minacciato da tale piano, terreno ora predisposto alla coltivazione del foraggio per la produzione del Parmigiano – Reggiano, terreno che verrebbe consumato da cementificazioni atte a piattaforme di perforazione, da nuove strade per il transito di autocarri in piena campagna, senza un preventivo riscontro di giacimenti “tecnicamente interessanti”;
e)   per l’inquinamento visivo costituito da eventuali impianti per la perforazione, che deturperebbero il paesaggio della nostra pianura;
f)   per l’eventuale inquinamento olfattivo che tali attività provocano, che disturberebbe oltre ai residenti, la presenza turistica storico – culturale – enogastronomica, provocando un ulteriore danno alla ricettività della nostra bassa;
g)   dell’inquinamento dovuto all’incremento del traffico stradale costituito da autocarri e macchinari vari per le perforazioni;
h)   dal fatto che, invece di incentivare la ricerca e lo sviluppo di energie pulite, si incentivino ancora, investimenti in energie di origine fossile che, oltre a essere anacronistici, portano a indubbi e facilmente verificabili danni ambientali, in un territorio come il nostro, densamente popolato e ricco di criticità sismiche, idrico – geologiche e al tempo stesso ricco di storia, arte, cultura e produzioni enogastronomiche che tutto il mondo ci invidia;
i)   dal fatto che, come  è facilmente verificabile che in casi analoghi, i vantaggi di questo tipo di attività sono riservati soltanto alle società-imprese che acquisiscono i diritti di estrazione, mentre per le popolazioni coinvolte si hanno solo evidenti disagi
j)   dal fatto che data la mancanza di pubblicità, a tutt’oggi la gran parte dell’opinione pubblica  non sia a conoscenza delle zone interessate dai sondaggi esplorativi;
CHIEDO 1)   all’Amministrazione Provinciale se è a conoscenza di tale progetto di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi autorizzato dalla Regione Emilia Romagna da effettuarsi nel nostro territorio: “Area Sorbolo” e, in caso affermativo, di giustificare la mancata informazione ai cittadini oltre a questo Consiglio;
2)   se i comuni individuati sono tutelati, e in che modo, essendo i loro territori inclusi nelle zone rivierasche del fiume “PO”;
3)   se l’Amministrazione Provinciale è intenzionata ad assumere iniziative, quali quelle della provincia confinate e coinvolta nel progetto di Reggio Emilia per presentare osservazioni a tutela e impedire le eventuali violenze al nostro territorio , salvaguardandolo da inimmaginabili ed irreparabili danni economici, ambientali e di immagine.
Il Consigliere Provinciale Manfredo Pedroni

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