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Mangiare “consapevolmente”

Creato il 21 febbraio 2011 da Rossellagrenci

MANGIARE “CONSAPEVOLMENTE”

Ecco i consigli del monaco buddista Thich Nhat Hanh, molto ben tradotti dall’amico Paolo di Paolosub

“Quando prepariamo il cibo, dobbiamo farlo con arte, in modo tale che la gente lo possa gustare col corpo e con la mente, allo stesso modo in cui si gusta un’opera d’arte. La stessa cosa vale per quando siamo seduti, per quando camminiamo, così come per quando mangiamo. Ogni cosa dev’essere un’opera d’arte. Ma com’è possibile riuscirci?

Prima di mangiare, dobbiamo guardare al cibo con profondità. Vedere, ad esempio, come attraverso il cibo possiamo entrare in contatto con l’intero universo: il sole che ha reso possibile la crescita delle piante, l’acqua, le nuvole, il lavoro dell’agricoltore, il nutrimento che gli ha dato sua madre, ecc.

Mangiando, dobbiamo essere presenti: presenti per noi stessi, presenti per il cibo, presenti per la gente attorno a noi. Dobbiamo essere determinati a mangiare in modo tale da sentirci molto rilassati. L’essere rilassati è la condizione indispensabile per entrare in contatto con la gioia e la felicità del momento presente.

Inoltre, se mentre mangi la tua mente è occupata da preoccupazioni, ansie o progetti, o è comunque altrove, il cibo che ti appresti a mangiare è vuoto, privo di sostanza. Se invece mangiare diventa per te un momento di pratica, se riesci a lasciare andare l’ansia e le preoccupazioni, e a guardare in profondità alla cura e all’amore che c’è dietro al cibo, il tuo pasto si trasforma in un momento di relax, e puoi vedere la “fratellanza” che c’è attorno alla tavola. Puoi vedere la profonda connessione con la gente attorno a te, che è qui per condividere la gioia e la felicità della pratica. In una “presa di coscienza collettiva” della presenza reciproca.”

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