ROMA - Il look di Eleonora, sessant'anni o giù di lì, è quello delle trasmissioni del pomeriggio: golfini maculati, stivali sfrangiati da squaw, capelli cotonati biondo platino. È il look di una figurante, ovvero delle persone che riempiono gli studi di programmi Rai e Mediaset. E che ieri si è trovata a piazza del Popolo in uno spettacolo a suo modo speciale. Starring: Silvio Berlusconi.
Ce ne sono tanti come lei all'una davanti al teatro
Brancaccio di Roma. Gente del mestiere, che si saluta con affabilità e
risponde prontamente agli ordini di Armando, il capo claque.
Probabilmente contattato nei giorni in cui non era chiaro che in tanti
avrebbero risposto all'appello del Cavaliere. Armando, in total black e
cravatta rossa lucida, invece, lavora per "Abavideo Provini Tv", società
che fa casting per film e pubblicità, e sceglie anche il pubblico per
trasmissioni tv.
Venire arruolati come fan a pagamento di Berlusconi non
è difficile. Certo, non si diventa ricchi: 10 euro la paga per restare
un paio d'ore davanti al palco. "Una miseria", si lascia scappare uno
dei figuranti, "ma ho una pensione da schifo e devo arrotondare".
Armando ha una lista con le presenze dentro una cartellina col logo del
programma "Così è la vita". Ma basta dire "un'amica mi ha detto di
venire al posto suo perché sta male", che subito lui ti accoglie a
braccia aperte. Prende nome e cognome e via, "Sei dei nostri". Il lavoro
da fare è semplice. "Hai mai
partecipato a un programma? - chiede il capo claque - No? Vabbé, non ti
preoccupare, oggi stai un po' lì in piazza in mezzo alla gente e poi te
ne vai. Ma se hai voglia in futuro di partecipare a dei provini, cerca
il sito e iscriviti". Lui, il "reclutatore", da Silvio non viene: "Non
ci penso nemmeno". E quando il pullman arriva, saluta il "gruppo vacanze
Piemonte" con un elegantissimo "Mi raccomando, non pomiciate!".
Sul
bus l'atmosfera è quella delle gite di scuola ai tempi delle medie,
anche se la comitiva è un po' agée. Una signora con i capelli rossi si
mette il rossetto. "Attenzione che Berlusconi è sensibile alle donne",
le fa il passeggero seduto al suo fianco. Risposta: "Vorrà dire che lo
bacerò in bocca, chiaramente, dietro lauto compenso". Ilarità generale,
commenti salaci. "Attenta però che quello c'ha la dentiera", grida uno
dagli ultimi posti. Del resto, si sa, in fondo al pullman si siedono
sempre quelli più indisciplinati. Nessuno però canta, come accade in
ogni gita che si rispetti. E quando arriva la proposta "Ora tutti
insieme intoniamo "E Silvio c'è"", si ride di nuovo.
Mancano
dieci minuti alle tre. Il pullman, che si è unito ad altri tre bus al
Circo Massimo con 150 persone a bordo raccolte a Testaccio, Tiburtina e
piazza Bologna, scarica l'allegra brigata a un chilometro da piazzale
Flaminio. "Ma che sono matti? C'è un sacco di strada da fare", grida una
donna con le caviglie già gonfie. Qualcuno si mette ad aspettare
l'autobus. "A furbi, non tornate a casa". Gli altri, accompagnati da un
tutor in tuta azzurra della nazionale di calcio, conduce tutti a piazza
del Popolo. Berlusconi ancora non c'è. La piazza è già gremita. E sulle
note di "Azzurro" di Celentano stavolta anche le comparse cominciano a
cantare. (Fonte: Alessandra Paolini - Repubblica)
P.S.: Quando Cazzopene vi dirà che in Piazza del Popolo erano in mezzo milione, sappiate che la capienza massima - cdon tutti i partecipanti messi "a sardina", è di 46.000 persone [FONTE].