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Manovra Bis 2.0: una ‘porcata’

Creato il 30 agosto 2011 da Candidonews @Candidonews

Manovra Bis 2.0: una ‘porcata’

Manovra Bis 2.0: una ‘porcata’

Qualcuno sta mentendo, che dite? Chi avrà torto tra Libero e La Padania? Forse entrambi.

La Manovra lacrime e sangue viene stravolta e per non penalizzare i redditi piu ricchi (il contributo di solidarietà viene abolito) si concentrerà su un taglio alle pensioni (riscatto del periodo militare e universitario) e su ‘fantomatiche’ manovre anti evasione. L’abolizione delle province, che doveva essere immediata per alcune, viene stralciata e lasciata in un provvedimento costituzionale che allungherà di anni la realizzazione.

Un compromesso al ribasso per accontentare Pdl e Lega. Tanto chi paga siamo noi.

Una sintesi del Corriere:

Niente aumento dell’Iva, niente maxi interventi sulla previdenza, sì invece a un pacchetto di misure meno clamorose e che si compensano, anche se la loro efficacia andrà verificata. Si punta a fare cassa con misure di contrasto all’elusione fiscale (una versione riveduta e corretta della cosiddetta patrimoniale sugli evasori proposta dalla Lega Nord), con la riduzione dei vantaggi fiscali per le società cooperative. E per le pensioni si è trovata una mediazione che pare aver accontentato tutti nella maggioranza. Si dovrebbe così raccogliere qualche miliardo per correggere alcune norme del decreto.

Il resto QUI

Duro Deaglio su La Stampa:

Il porcellum delle Manovre

Questa manovra-bis è il frutto della generale riduzione del livello di competenza e dell’aumento del livello di pressappochismo del mondo politico.

È uno sforzo da dilettanti, messo assieme in un paio di settimane, senza adeguati supporti tecnici, esclusivamente per rispondere a una pressante richiesta europea.

È una manovra messa a punto in riunioni private, il risultato di continui patteggiamenti senza riguardo per il quadro complessivo. È il «porcellum» delle manovre; così come la legge elettorale ha ingabbiato la vita politica italiana, i provvedimenti resi noti ieri sera rischiano di uccidere qualsiasi stimolo alla crescita.

Chi ha stilato il testo della manovra-bis non ha calcolato la dimensione giuridica: togliere dal calcolo delle pensioni gli anni di università riscattati significa appropriarsi di un versamento già effettuato dai lavoratori. Proporre un percorso costituzionale per la riduzione del numero dei parlamentari e l’abolizione delle province (che, se va bene, richiederà un paio d’anni, ossia più della durata della legislatura) significa prendere in giro il cittadino, che, già al minimo della fiducia come consumatore lo è probabilmente anche come elettore.

La manovra-bis non sembra poggiare su alcuna previsione di crescita, su alcuna valutazione dei contraccolpi, in termini di riduzione della domanda, che le nuove misure certamente provocheranno.

Dall’esterno si ha la sensazione di assistere ad una sorta di «mercato delle vacche»: la Lega vuole a tutti i costi che non si tocchino le pensioni e in cambio di varie concessioni su altri punti. La politica più rozza prevale sull’economia. Gli italiani lavoratori, consumatori ed elettori – avevano la legittima aspettativa di meritarsi qualcosa di più.

E tanto, amici miei, l’Iva aumenterà lo stesso. Parola di Tremonti:

Per il resto, Tremonti preferirebbe inserire la manovra sull’Iva nella complessiva riforma del Fisco che promette di fare.


Filed under: economia, Politica Tagged: iva, iva aumento, manovra, manovra bis, nuova manovra, pensioni, pensioni militare, riforma pensioni, riscatto militare, riscatto universita

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