Con la recente manovra finanziaria (quella che salverà il Paese dal default) per risparmiare viene cancellato il SISTRI (Sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti); cosa succederà alle terre di scavo dei tunnel e della stazione/centro commerciale fiorentini al momento dell’inizio dei lavori ?
Dopo l’ammissione del Ministero che le terre di scavo in questione sono un problema, una questione in più si aggiunge alle altre che il comitato contro il sottoattraversamento A.V. di Firenze (insieme al MoVimento 5 stell – Firenze, comitati, associazioni e cittadini) ha denunciato nel corso del tempo
Ennesimo strappo tra il ministro dell’Ambiente e il Governo. Dopo aver minacciato nel dicembre scorso di dimettersi dal suo dicastero e dal Pdl, il ministro Prestigiacomo torna a criticare l’esecutivo che, a due anni dall’entrata in vigore della normativa sul controllo informatico della movimentazione dei rifiuti, intende abrogare la norma e tornare al precedente sistema cartaceo, in nome “della semplificazione amministrativa”. Il Ministro giudica “gravissima l’inaspettata norma contenuta nella manovra che cancella il Sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti” e parla di “vero e proprio regalo alle ecomafie”.
‘Duro colpo alla legalità’. Secondo la Prestigiacomo, il sistema Sistri (Sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti) “avrebbe consentito il controllo e la movimentazione di tutti i rifiuti speciali nel Paese che rappresentano l’80% di quelli prodotti. La tracciabilità dei rifiuti è un obbligo comunitario e tutti sanno che l’attuale sistema cartaceo consente frodi e abusi e non è in grado di fornire in tempo reale, tanto al ministero dell’Ambiente quanto alle forze dell’ordine, un quadro della movimentazione dei rifiuti. I dati nazionali disponibili hanno un ritardo di due anni”. “A parole – attacca ancora la responsabile dell’Ambiente – sosteniamo di voler risolvere il problema dei rifiuti che vede mezza Italia in emergenza ma poi facciamo i regali alla criminalità organizzata in nome della semplificazione amministrativa che però stavolta obbligherà le imprese, nel terzo millennio, a usare china e carta anzichè il computer. Mi appello al senso di responsabilità di tutti affinché si possa correggere questo clamoroso autogol”. Il Ministro sottolinea, dunque, che “le imprese sane e le associazioni di categoria non hanno mai chiesto di cancellare il Sistri, ma hanno chiesto modifiche e gradualità nell’entrata in vigore. Tutte richieste che sono state accolte. Buttare ora il bambino con l’acqua sporca – conclude la Prestigiacomo – è un colpo alla legalità e alla lotta alla criminalità”.
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Qualche info sulla TAV fiorentina :