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Mantova. Bomba per il magistrato Giulio Tamburini: nessun ferito

Creato il 04 luglio 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale

Mantova. Bomba per il magistrato Giulio Tamburini: nessun ferito

Succede anche a Mantova. Si succede anche "giù" al nord ormai lo sappiamo, nonostante tutto però quando succede si rimane stupiti. E sbagliamo. Perché a Mantova da tempo episodi di estorsioni e intimidazioni sono all'ordine del giorno, come raccontano le cronache locali.

Una bomba artigianale, ma confezionata da mani esperte secondo gli investigatori, è stata fatta esplodere la scorsa notte alle 2 davanti alla villetta del sostituto procuratore Giulio Tamburini, nel quartiere di Dosso del Corso, alla periferia della città.

L'ordigno, collocato sotto il cancello, scardinato dall'esplosione, non ha provocato feriti, ma ha danneggiato la villetta del magistrato e quelle attorno, con vetri infranti e calcinacci caduti. Tamburini, si trovava in casa con la moglie e i figli, tutti illesi, al momento dell'esplosione. Uno dei figli era appena rientrato a casa ed è stato sfiorato da alcuni frammenti di vetro.

Mantova. Bomba per il magistrato Giulio Tamburini: nessun ferito

Secondo quanto già emerso dalle prime indagini che i Ris di Parma stanno conducendo, la bomba era composta da un tubo di plastica pieno di polvere da sparo. "Un atto gravissimo che non ha precedenti in tutto il nord Italia, la modalità dell'attentato esclude che possa trattarsi di un gesto isolato", ha commentato il procuratore generale di Brescia Guido Papalia.

Il procuratore presente a Mantova per partecipare a una riunione d'urgenza del comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico, ha disposto la scorta a Tamburini insieme ad altre misure di protezione per la sua famiglia.

Un magistrato a quanto pare è dunque nel mirino della criminalità organizzata che proprio a Mantova sembra avere tante facce quante quelle su cui Giulio Tamburini appunto sta indagando: dall'inquinamento (a Mantova è pm nel processo in corso contro l'inquinamento del polo chimico contro la ex Montedison), alla criminalità organizzata, da quella di etnie straniere, soprattutto di provenienza indiana, sino a singoli procedimenti riguardanti minacce e aggressioni riferite a cittadini italiani e stranieri.

Gli investigatori non escludono al momento alcuna matrice dell' attentato, ma privilegiano quella della criminalità organizzata che a Mantova sta alzando la testa.


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