Regione bellissima che accoglie molte caratteristiche delle regioni vicine, le colline ricche di vigneti ricordano quelle della Toscana, come gli innumerevoli borghi medievali arrampicati sui colli riecheggiano temi umbri e toscani, la zona costiera ha in gran parte le caratteristiche della Romagna, con spiagge sabbiose a lento declivio, mentre le più aspre catene di montagne ricordano i monti laziali e abbruzzesi.
Tutta la costa, si può dire, è un'unica, interminabile zona balneare. Numerosissimi gli alberghi, le pensioni, i ristoranti. I centri di velleggiatura montana sono località adatte anche agli sport invernali.
Le Marche comprendono quattro province: Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno. Il capoluogo regionale è Ancona. Le Marche sono quasi misconosciute dalla maggioranza degli italiani, con l'eccezione parziale di Urbino e Loreto, quest'ultima famosa per la "Casa della Madonna" o la Santa Casa.
Pesaro_Urbino
A Pesaro possiamo ammirare il Palazzo Ducale, fatto costruire nel XV secolo da Francesco Sforza, è tra i maggiori edifici civili della città. La Cattedrale, edificata nel Medioevo sugli avanzi di una costruzione romana, il Museo delle Maioliche, che raccoglie esemplari del Quattrocento e Cinquecento provenienti dalle più famose botteghe d'arte di Urbino e di Pesaro e la Chiesa di Sant'Agostino che conserva , tra i dipinti più pregevoli, un'Annunciazione di Palma il Giovane.Anche aUrbino troviamo un Palazzo Ducale, una grandiosa costruzione di Luciano Laurana voluta dal duca Federico nel 1465, all'interno si trova la sfarzosa "Sala del trono" con splendido soffitto e magnifici intarsi alle porte e finestre. Il Duomo, l'interno, a croce latina, è semplice e grandioso. Nella cripta è una scultura di Cristo morto del cinquecentista Bandini.
Ancona
Ancona, interessante per il suo Duomo romanico, per la Loggia dei mercanti fatta costruire da Giovanni Pace, detto il Sodo, nel 1443, la Cattedrale di San Ciriaco, che sorge in cima al colle dal quale domina la città e il porto. Fu edificata in onore di San Lorenzo sui resti di una basilica paleocristiana. Degna di una visita è anche la Chiesa di Santa Maria della Piazza, nella parte bassa della città, costruita nei secoli XI-XIII, sui resti di un'originaria chiesa del VII secolo. Inoltre, chi si reca ad Ancona per la prima volta, non deve mancare di bere alla Fontana del Calamo, costruita dal Tibaldi nel 1558, comunemente conosciuta come la "Fontana delle tredici cannelle". (bere a questa fontana è divenuto un rito tradizionale come quello di gettare la monetina nella Fontana di Trevi a Roma.Loreto
A Loreto troviamo il famoso Santuario all'interno del quale è custodita la Santa Casa di Nazareth, la casa cioè, in cui Maria ricevette l’annuncio della nascita di Gesù da parte dell’Arcangelo Gabriele. Secondo una tradizione popolare la Santa Casa è stata trasportata in volo dagli angeli tra il 9 e il 10 Dicembre del 1294. Questa credenza ha alimentato ancora di più la devozione e l’affluenza verso il luogo di culto.La costruzione del santuario è stata voluta dal vescovo di Recanati, Nicolò delle Aste, nel 1469, e fu concluso nel 1587, fatto erigere, appunto per proteggere la Santa Casa.
Ascoli Piceno, anche questa provincia è ricca di interesse artistico, per il carattere medievale o rinascimentale conservato in vari quartieri e per gli innumerevoli monumenti, fra i quali primeggiano la chiesa gotica di San Francesco, con il complesso dell'adiacente piazza del Popolo, dove troviamo il Palazzo del Popolo, un severo edificio la cui costruzione fu iniziata nel XIII secolo. La Chiesa dei santi Vincenzo e Anastasio, la chiesa di San Gregorio Magno che sembra sia stata edificata sui resti di un preesistente tempio romano di Vesta, la Cattedrale, dedicata a S. Emidio, conserva nella Cappella del Sacramento un polittico di Carlo Crivelli, che è tra le maggiori tele di questo pittore. Non dimentichiamo di citare anche il Battistero che sorge accanto al Duomo, Nella parte centrale dell'edificio ci sono i resti della primitiva vasca circolare per il battesimo ad immersione, in sostituzione della quale fu poi collocato un fonte batteismale in travertino, notevole opera longobarda che purtroppo è stata deteriorata dal tempo.
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