Scusate il silenzio. Sono impegnata a fare il minimo indispensabile. Nelle Marche, camper parcheggiato a pochi metri dalla spiaggia, la parte placida delle vacanze scorre tranquilla.
Dormo per ore la notte, se mi sforzo pisolo anche il pomeriggio.
Pesce, porchetta, frutta, olive ascolane, pane fresco, cannelloni o lasagne: un paio di porzioni da asporto e masticazione lenta, tanto che c’e’ da fare?
Mi fanno giocare in acqua con la waboba, formidabile pallina che rimbalza sulle onde e questo, unito alla passeggiata serale sul lungomare, rappresenta il mio massimo sforzo.
Il mio outlet aziendale preferito, quello di un notissimo fabbricante di calzature, mi ha fatto scordare per un paio d’ore, che starei diventando minimalista. Il potere di un mocassino…
A meta’ della prossima settimana rientro in ufficio. Adesso non posso: sono inpegnata ad oziare.
Buon ferragosto a tutti.