Magazine Attualità

Marchionne, una pizza e la rivoluzione

Creato il 04 settembre 2010 da Stiven1986

In pizzeria – l’ho scritto diverse volte – si ascoltano spesso storie interessanti e incredibili. Questa sera una ragazza mi raccontava di essere contentissima del suo nuovo lavoro, in un bar di un centro commerciale. Otto ore al giorno, per otto/novecento euro al mese. E’ contentissima, nonostante sia costretta a utilizzare l’auto, perché il suo nuovo datore di lavoro le ha addirittura dato un anticipo. Si fida di lei, ha capito che non è una ragazzina che lavora in un bar per potersi togliere qualche sfizio, no, ha bisogno di soldi, che una casa non va avanti da sola. E lo stomaco si deve riempire.

Fino a due settimane fa, lavorava in un ristorante, con un contratto che prevedeva 4 ore di lavoro al giorno, per 30 euro. Peccato che le ore diventassero il doppio, ma la paga rimanesse costante. “Tanto non trovi un altro lavoro”, sono stati capaci di dirle quando ha osato chiedere un piccolo aumento. “E dovrai anche usare la macchina, per spostarti”.

Prima del ristorante, alcuni mesi in una casa di riposo. Anche in quel caso un contratto non rispettato, anzi, un contratto di apprendistato, a termine, troppo, troppo lungo.

Ora le diverse questioni, mi racconta, sono in mano ai sindacati. Vorrebbe ricominciare a studiare, ma sa che difficilmente sarà possibile. Le possibilità non sono le stesse per tutti i ragazzi che crescono in Italia. E’ questo il suo, e mio, verdetto.

Di Marchionne non abbiamo parlato. Che vuoi che ci interessi, d’altra parte, di Marchionne, adesso. Comunque, quando qualche giorno fa dichiarava che “in Italia ci manca la voglia e abbiamo paura di cambiare”, forse aveva ragione. Dovremmo farci coraggio. E poi, vabbè, è chiaro, la voglia ci servirà. Per cambiare, per fare la rivoluzione.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines