Marcinelle : domani otto agosto ricorre il 54° anniversario della tragedia in belgio

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Leggendo questa mattina sull’Unità un bel articolo di Eugenio Marino sulla tragedia del 1956 voglio fare su di essa una breve riflessione. Innanzitutto ricordare che l’8 agosto del 1956 262 minatori, per lo più italiani e abruzzesi ( 136 ) morirono inghiottiti in uno dei pozzi della miniera di carbon fossile ‘Le Bois du Cazier’. Una immane tragedia sul lavoro che, come sottolinea  l’INCA il Patronato della CGIL nel ricordo di questo triste anniversario, rivendica sempre giustizia. Allora il mondo si fermò a guardare ciò che accadeva in Belgio, in quella maledetta miniera dove si sono fermati i cuori di coloro che, emigrati dai paesi più poveri, speravano in una vita migliore. Invece le loro vite furono spezzate perché erano costretti a lavorare in condizioni di sfruttamento e mancanza di sicurezza nel civile Belgio. Nel nostro paese come Sindacato bisogna continuare a battersi per tutelare la salute e la vita dei lavoratori perché a causa della crisi le lavoratrici e i lavoratori vengono obbligati a lavorare in condizioni disumane, senza il rispetto dei contratti e delle leggi, e queste condizioni sono ancora più negative per i lavoratori stranieri che lavorano nel nostro paese. Far vivere la centralità del lavoro, battersi per la sicurezza sul lavoro, lottare contro la precarietà aumentando le tutele è la condizione per il rispetto della dignità del lavoratore che è innanzitutto una persona. Ricordare questo tragico anniversario significa non dimenticare la storia dei lavoratori italiani emigrati, i loro sacrifici,le loro sofferenze e, nello stesso tempo, aiuta a far comprendere, soprattutto alle giovani generazioni, quanto sia importante in qualsiasi democrazia il ruolo del sindacato nella difesa dei diritti dei lavoratori e dei soggetti più deboli.

Vasto,7 agosto 2010   Mario Codagnone

Segr. Prov. Cgil-Fiom