Albenga- Una interessante mostra dedicata all'artista versiliese Marco Giordano sarà inaugurata venerdì alle ore 18 nelle sale del terzo piano di Palazzo Oddo. "Meminisse iuvabit- i nostri maggiori" è il titolo della mostra che presenta al pubblico una serie di opere realizzate con la tecnica del dripping: " Come ben sottolineato da Giovanni Ramella nella presentazione dell'artista, Giordano " In questa tecnica - osserva Giovanni Ramella nella presentazione - Marco Giordano ha acquistato una maestria riconosciutagli concordemente da autorevoli critici, sviluppando la sua pittura in direzione di un espressionismo lirico. L'affermato artista toscano ha ritratto, per l'occasione, dodici persone illustri che hanno inciso nella storia del settimanale "Il Mondo" di Pannunzio, lasciando una traccia intellettuale all'interno dello stesso "Centro Pannunzio", ma anche e soprattutto nella storia d'Italia". Si tratta dunque di una valida occasione per riscoprire l'importanza storica di Pannunzio e del centro che ne porta il nome, portando alti i valori della cultura in tutte le sue sezioni. "Che la sezione di Albenga e del Ponente accolga la mostra dell'artista della Versilia Marco Giordano - dice Pier Franco Quaglieni presidente del Centro Pannunzio ingauno- significa collegare due litorali marini, uno dei quali si richiama idealmente alla cultura di Mario Pannunzio mentre l'altro vide Pannunzio, lucchese, passare le sue estati giovanili insieme a Benedetti, a Tobino, agli scrittori di cui ha scritto magistralmente la collega e amica Carla Sodini in un libro edito nel 2011 dal Centro Pannunzio e dedicato al mondo intellettuale di Pannunzio e dei suoi amici lucchesi ". Seconda tappa di un progetto itinerante a livello nazionale che ha avuto inizio a Torino, presso il Palazzo Cisterna della Provincia, l'esposizione mette a disposizione del pubblico le pregevoli opere del maestro e musicista jazz Marco Giordano. "La mostra - conclude Marco Servetto,coordinatore ligure del Centro Pannunzio- non è solo un'occasione artistica importante, ma è anche un omaggio all'Italia civile e laica raccolta attorno al settimanale "Il Mondo" di Pannunzio, che ha segnato la storia della cultura e del giornalismo italiani del II Novecento, un'Italia intransigente sul piano etico, capace sul piano politico, di alto livello sul piano culturale". La mostra, organizzata in collaborazione con la Fondazione Oddi, sarà visitabile fino al 9 gennaio dal martedì alla domenica dalle 10 e 30 alle 12 e 30 e dalle 15 e 30 alle 18 e 30.
CLAUDIO ALMANZI